Juventus, Conte: "Ci sta la perplessità  dopo 22 giorni senza partite" - Calcio News 24
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2011

Juventus, Conte: “Ci sta la perplessità  dopo 22 giorni senza partite”

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Antonio Conte sta preparando la sfida di domani pomeriggio contro il Palermo.
Il tecnico della Juventus, intervenuto nella consueta conferenza stampa, ha evidenziato il fatto che i suoi ragazzi torneranno in campo a tre settimane dall’ultimo impegno in campionato: “Con domani sono 22 giorni che non scendiamo in campo, quindi è inevitabile che leggo anche attraverso la carta stampata un punto interrogativo sul fatto di come ci ripresenteremo – ha dichiarato Conte – . Da giovedì Ã? i ragazzi sono tornati ad allenarsi tutti insieme, stiamo cercando un attimo di risintonizzarci subito, quanto prima. L’allenamento di ieri, infatti, è servito anche per dare il bentornato a tutti i calciatori e farli rituffare di nuovo nel clima campionato e nel mondo Juventus, che è il nostro mondo. Sappiamo benissimo che quando si sta 10-12 giorni con le Nazionali, prendi i ritmi delle rispettive Nazionali. Siamo tornati e sono contento di avere a disposizione dei ragazzi che hanno sempre grande disponibilità  e grande voglia di fare delle cose importanti e quindi da questo punto di vista sono contento di averli tutti a disposizione. La sfida contro il Palermo deve essere affrontata come se fosse la finale di un Mondiale. Elia? Ho lavorato con lui durante questi giorni, visto che non è stato convocato in Nazionale. Da ora in poi sarò in grado di fare solo scelte tecniche, visto che altri ragazzi non convocati stanno bene.”

Sulle vicende che si stanno sviluppando fuori dal campo, Conte è categorico: “A me è sempre piaciuto guardare sempre le cose sul campo, quindi vedere sempre i verdetti del campo,Ã? primaÃ? da calciatore e adesso da allenatore, perchè secondo me sono quelli veritieri, quelli che danno la reale verità . Non penso assolutamente a niente, perchè se dovessi minimamente pensare a qualcosa del genere, smetterei oggi stesso di fare l’allenatore eÃ? starei a casa. Io ed i calciatori dobbiamo convogliare le nostre forzeÃ? e le nostre energie sul campo, su questo non c’è dubbio. Dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo, sapendo che stiamo costruendo qualcosa nel presente, di duraturo e di forte anche per il futuro. Questo ci deve dare forza,Ã? ci deve dare fiducia e consapevolezza che il lavoro è quello che a noi deve interessare.”

Al tecnico bianconero, inoltre, non sono andate giù alcune interpretazioni del suo pensiero, finite sui quotidiani, legate al rinvio della gara di Napoli e alle convocazioni nelle varie Nazionali: “Dopo la partita di Napoli non ci sono state mai mie dichiarazioni ufficiali, eppure ho letto su qualche giornale di un Conte arrabbiato per il rinvio di Napoli, di un Conte arrabbiato per le convocazioni delle Nazionale. Bisogna sempre riportare quando c’è qualcosa di scritto e di detto, non bisogna scrivere di credere che l’allenatore sia arrabbiato. Il giornalista può pensare che l’allenatore è arrabbiato perchè sette sono stati convocati in Nazionali o perchè il rinvio della partita col Napoli c’è stato. Ma una cosa è pensarlo, una cosa è scrivere una cosa detta dall’allenatore.”