2014
La Roma deve resistere su Benatia
Benatia uomo chiave nella rinascita della Roma. E delle soluzioni alternative solo una convince
CALCIOMERCATO BENATIA ROMA – L’accordo sul rinnovo contrattuale espressamente richiesto da Mehdi Benatia alla Roma non c’è: se fino a pochi giorni fa il suo futuro sembrava decisamente meno lontano dalla capitale, le ultime ore raccontano di una spasmodica ricerca dell’acquirente giusto. Quello che possa allo stesso tempo accontentare la Roma e l’entourage del calciatore.
RESISTERE! – L’opinione personale è da sempre stata quella di lasciar partire un calciatore qualora la sua volontà non aderisse più alla mission societaria: i comportamenti del forte difensore marocchino e del suo agente, al di là delle dichiarazioni di facciata, vanno nella direzione della rottura. L’idea, parliamoci chiaramente, è quella di cavalcare l’onda della sua migliore stagione in carriera e strappare un contratto da top player in una squadra di assoluta caratura internazionale (Bayern Monaco e diverse realtà della Premier League, ad oggi non disposte a spingersi fino ai 35-36 milioni richiesti dal ds Walter Sabatini). In tal caso però, lato società, si impone uno strappo alla regola: l’esplosione psicofisica di Mehdi Benatia ha rappresentato oltre ogni dubbio il fattore decisivo nella ritrovata tenuta difensiva della Roma e la dipartita rimescolerebbe gli equilibri rimettendo tutto in gioco.
IL PESO DI BENATIA IMPONE L’ACCORDO – Ministro della difesa giallorossa, muro invalicabile oltre ogni immaginazione: i 14 milioni investiti per prelevarlo dall’Udinese si sono rivelati oltremodo redditizi, Benatia ha guidato la retroguardia da leader nato mettendo toppe ovunque e gestendone ogni singolo movimento. Con lui è rinato Leandro Castàn, in palese difficoltà nell’approccio con la Serie A: nell’attuale pacchetto difensivo centrale della Roma peraltro – completato da Astori e Romagnoli – è l’unico difensore di piede destro e dunque l’eventuale cessione implicherebbe la ricerca di un candidato dalle precise ed identificate caratteristiche fisiche e tecniche. A pochi giorni dal gong del calciomercato, meglio praticare ogni sforzo lecito per raggiungere un pur complesso accordo che ritrovarsi alle prese con una delicata sostituzione.
L’EVENTUALE AVVICENDAMENTO – Molti dei nomi che come da copione circolano in caso di successione convincono poco, proprio perché in relazione con il valore del marocchino: il capitano della nazionale rumena Vlad Chiriches (classe ’89) è un difensore dalle buone qualità ma che nell’ultima stagione al Tottenham ha perso in termini di continuità, Marko Basa (’82) è un vecchio pallino di Rudi Garcia dai tempi del Lille ma onestamente non sembra godere del physique du role, Matija Nastasic (’93) è un difensore forte, poche storie, ma ad oggi comunque una scommessa in relazione alle certezze garantite da Benatia. E scommettere nella stagione in cui passi dal solo campionato al doppio fronte nazionale ed europeo non risulta particolarmente consigliabile. Fattore non trascurabile: il serbo sarebbe il quarto mancino su quattro nel pacchetto centrale a disposizione di Garcia, soluzione che in tal caso non convince. Il nome giusto c’è ed è quello di Konstantinos Manolas (’91): se la Roma sarà in grado di vendere Benatia e contestualmente mettere le mani sull’esplosivo difensore greco (battendo la concorrenza internazionale) allora il rischio resterebbe vivo ma in misura decisamente contenuta. La parola d’ordine resta quella di resistere.