Le certezze della Fiorentina per il nuovo anno
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Le certezze della Fiorentina per il nuovo anno

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Vincenzo Italiano

Tutto sulla Fiorentina di Vincenzo Italiano in vista della prossima stagione. I dettagli e le prospettive dei viola

La stagione della Fiorentina si è chiusa con l’amarezza di due finali perse, ma con la certezza di avere fatto un enorme salto in avanti sul piano della consapevolezza dei propri mezzi. Per capirlo bene basterebbe forse proporre un quesito ai tifosi viola su chi sia stato il migliore del 2022-23: è più che probabile che le risposte sarebbero svariate e questo darebbe la misura della crescita tecnica della squadra avvenuta attraverso una “promozione” di diverse individualità. L’anno scorso la Viola aveva chiuso al settimo posto, condizionata anche dall’oggettivo indebolimento determinato dalla cessione di Dusan Vlahovic a gennaio. Quest’anno la classifica finale ha perso un posto, ma il cammino fatto nelle due coppe ha ripagato abbondantemente di qualche momento di vuoto durante il campionato.
Alla nuova stagione la squadra si presenterà rinnovata ed è ancora presto per capire quale sarà la struttura della rosa. Ma si possono già delineare tre elementi di forza maturati in questi lunghi mesi, ottima base per ripartire.

1) Il metodo Italiano. C’è una partita dell’anno che è il manifesto del tecnico. É quella giocata al quarto turno del girone della Conference League. La Fiorentina contro gli scozzesi degli Hearts vince 5-1, si diverte, prende con la massima serietà l’impegno non snobbandolo minimamente e in 38 minuti segna 4 gol con 4 interpreti diversi. Si usa l’Europa per crescere, sperimentarsi, regalarsi entusiasmo, dare nuova linfa a chi gioca di meno. Nasce da qui la crescita forte del gruppo.
2) Chiedimi se sono felice. Ci sono almeno due terzi della rosa che possono dire di avere fatto una buona stagione. Magari funzionando in certi contesti e in altri meno, come Jovic goleador di coppa che ha zoppicato in Serie A. Oppure che sono usciti alla distanza, com’è il caso di Dodo o Ranieri. In ogni caso, bene così.
3) Il sottovalutato. É stato giusto che l’ultimo gol della stagione lo abbia segnato Bonaventura a Praga con un saggio della sua cifra tecnica. Prima o poi Jack verrà raccontato come uno dei giocatori che nei vari club – Atalanta, Milan e Fiorentina – ha saputo vivere intere annate di altissimo livello. Senza eccessiva visibilità, ma anche senza se e senza ma.