Buon compleanno a… Patson Daka - Calcio News 24
Connettiti con noi

Premier League

Buon compleanno a… Patson Daka

Pubblicato

su

Oggi è il compleanno di Patson Daka, attaccante del Leicester che sta guidando la Championship con Maresca in panchina

Oggi Patson Daka compie 25 anni. E professionalmente parlando non è che sia un gran momento. Nel Leicester, che guida la Championship e ha l’ambizione di tornare in fretta nella massima serie, lui ha collezionato solo una mezz’oretta di partita in Coppa di Lega, nella sfida con il Liverpool, sostituendo Iheanacho. Per il resto, tanta panchina e senza entrare, oltre a un po’ di gare nelle quali non è stato neanche convocato. Un giocatore ai margini del progetto, come si dice in questi casi. Un atroce paradosso per un attaccante che nell’ultima sessione di mercato lo si dava nelle ultime ore come prossimo al Milan. Che peraltro già tempo fa si era interessato a lui, quando ancora giocava in Austria e su di lui si erano appuntate le attenzioni di diversi club.

Milan su un talento del Salisburgo: ci sono anche Liverpool e Tottenham

Sembra passata un’eternità da quando Patson giocava nel Salisburgo, c’era con lui anche un certo Erling Haaland e di gol ne collezionava a iosa: 68 in 125 partite, uno score da bomber da seguire realmente, in considerazione anche della sua giovane età. A quel punto era stato assolutamente normale che con questi numeri fosse una squadra di Premier League a bruciare la concorrenza. Lo aveva annunciato a Krone Zeitung, con la felicità di chi era convinto – giustamente – che il suo momento era arrivato: «Vado in Inghilterra, mi trasferirò al Leicester. Mi sono trovato bene qui, il Salisburgo è diventata la mia seconda casa. Sarò sempre felice di tornare qui, ma la Premier League è sempre stato il mio grande sogno».

Il sogno aveva generato una serata memorabile in Europa League, Di quelle che ti permettono di entrare in immagini che fanno il giro del mondo e di vedere la tua quotazione di mercato, per quanto virtuale, schizzare in alto come mai si era verificao prima. In una gara della fase a gironi il Leicester batte in rimonta lo Spartak Mosca 4-3 e a segnare tutte le reti delle Foxes è proprio lui. Uno di quegli exploit impossibili solo da pensare e che entrano immediatamente nella storia del club e nell’immaginario collettivo dei tifosi, i più vecchi dei quali possono avanzare in prima fila e dire che sì, loro una cosa così l’avevano vista e vissuta, era il 1958 e l’autore fu Derek Hines contro l’Aston Villa. 1958, basta scriverlo o dirlo e fa già sensazione.
Parlavamo in precedenza dell’ultima tentazione italiana. Di incroci con le nostre formazioni ce ne sono stati, i suoi confronti con il Napoli sono stato ricorrenti, prima con il Salisburgo e poi con il Leicester.

Salisburgo Napoli 2-3: cronaca e tabellino

Proprio contro gli azzurri c’è stato il suo esordio da titolare nella formazione inglese, al termine del quale – pareggio per 2-2 e gol annullato dal Var per fuorigioco – si era espresso con la convinzione che dovesse andare meglio: «Non sono abbastanza soddisfatto ma, guardando ai lati positivi, posso dire che è stato davvero importante per me avere qualche minuto. È stato bellissimo giocare davanti ai tifosi, l’atmosfera è stata fantastica».

Pagelle Leicester Napoli 2-2: Barnes e Osimhen illuminano, Di Lorenzo pasticcia VOTI

I “soli” 15 gol nei primi due anni evidenziano che le sue speranze non si sono avverate, Daka non è diventato quel crack che si poteva pensare all’inizio. Eppure, anche la Roma ha pensato a lui nell’ultimo periodo, quando ancora l’idea di potersi gettare su Lukaku non era neanche abbozzata (o, semplicemente, conosciuta) ed era impellente il bisogno di riempire il vuoto lasciato dall’infortunio di Abraham. Ne aveva scritto La Gazzetta dello Sport, mettendolo in concorrenza con un italiano d’Inghilterra come Gianluca Scamacca. Entrambi non avevano vissuto un grande periodo, anche se Patson aveva giocato quasi il doppio degli incontri dell’attaccante del West, ma questa differenza si riduceva alquanto considerando i minuti in campo. Entrambi avevano registrato una percentuale di titolarità molto bassa e sono state davvero poche le situazioni nelle quali sono riusciti a stare in campo per tutto l’incontro. Come sia andata a finire, è noto. E mentre Scamacca si giocherà le sue carte in un’Atalanta dalle notevoli ambizioni, di Daka verosimilmente ne risentiremo parlare a gennaio.