2014
Livorno, Nicola: «Siamo sempre concentrati, non accetto il fatto di mollare»
Ecco le parole del tecnico amaranto in Conferenza Stampa
SERIE A LIVORNO – Domani il suo Livorno è atteso dall’ultima chiamato per una difficile salvezza, che passerà dalla gara contro la Fiorentina di Vincenzo Montella, derby valido per la trentasettesima giornata di Serie A, ma Davide Nicola non sembra partire sconfitta, rifiutando ogni idea di negativa, come affermato nella Conferenza Stampa odierna: «Il futuro, quanto pesa avere ancora un anno di contratto? Pesa poco, si era presa la decisione di fare un contratto di due anni e alla fine di questo campionato ci sederemo a tavolino con la nuova proprietà e da li si troverà quello che è meglio per tutti. Credo al miracolo sportivo? Io, i miei collaboratori e la squadra siamo sempre concentrati. A me interessano molto queste due gare, credo che non bisogna precludersi niente. Non accetto il fatto di mollare perchè un’idea così negativa ti fa abbandonare il lavoro. Se si parla di miracolo vuol dire che qualche possibilità c’è ancora, a fine campionato faremo le analisi necessarie. Valore di questa annata per me? Per noi è stata un’esperienza clamorosa; il primo anno in serie A ci siamo accorti dopo dieci partite che era tutta un’altra cosa rispetto alla serie B. Il fatto che la società abbia deciso di fare a meno di noi per tre mesi ci ha fatto fare un esame critico sul nostro lavoro. E’ chiaro che avevamo l’esigenza di sperimentare quello che avevamo visto in quei tre mesi. Questa squadra ha creduto dal primo giorno fino a questa settimana di poter fare un campionato competitivo per poter mantenere la categoria. Ci sono però più considerazioni. Le valutazioni sono anche rispetto alla crescita dei giocatori; abbiamo cominciato con 18 esordienti. Paulinho si è consolidato, Ceccherini è arrivato in nazionale, Bardi è cresciuto e continueràin questa categoria. tutti giocatori rivalutati sia sotto la mia gestione che sotto quella di Di Carlo».
LE PAROLE DI NICOLA – Continua il tecnico amaranto, con un passato al Lumezzane: «Cosa salvo e cosa cancello? Non c’è una cosa che cancellerei perchè altrimenti non sarebbe servita. Salvo, o meglio valorizzo, tutto il lavoro effettuato con il mio staff. In questo anno le vicissitudini occorse ci hanno permesso di dimostrare che le scelte fatte in base ai nostri giocatori sono state corrette nella lotta con le squadre che lottavano con noi. Ricordiamoci che 22 punti li abbiamo fatti contro di esse. Siamo stati poco o niente competitivi con le squadre più forti. Non si può programmare e pensare di mantenere la militanza in questo campionato basandolo sulle dieci partite con le dirette avversarie per non retrocedere. In certi momenti dovevamo avere il coraggio di difendere alcune scelte. Nelle ultime partite abbiamo scelto di occupare il campo in modo diverso cercando di essere più propositivi. Inoltre proprio grazie ai tre mesi fuori adesso posso dire con certezza che il mio lavoro qui è stato un gran bel lavoro e che posso allenare in questa categoria. Qua io son stato trattato da uomo e non metterei nulla da parte di quello che ho fatto o che è successo. Rinaudo-Rossi? Mi sembra che si cerchi la polemica tanto per fare polemica. Il fallo di Rinaudo non era stato cattivo e adesso siamo tutti felici che Rossi sia tornato in campo. Domani sarà un derby in cui la Fiorentina verrà a giocare sicuramente in modo diverso da come ha fatto con il Sassuolo settimana scorsa e noi avremo un atteggiamento feroce a livello sportivo».