Menotti: «Lautaro ha la natura del grande attaccante. Mondiale? Occasione Argentina» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Calcio italiano

Menotti: «Lautaro ha la natura del grande attaccante. Mondiale? Occasione Argentina»

Pubblicato

su

La leggenda del calcio argentino Menotti ha parlato dei calciatori dell’Albiceleste che giocano in Serie A

César Luis Menotti, il leggendario Flaco che portò la prima Coppa del Mondo nell’Argentina dei generali, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato dei calciatori dell’Albiceleste che militano in Serie A.

LAUTARO – «Mi piace molto Lautaro: serissimo, coraggioso, sul campo si vede che è cresciuto sulle strade di Bahia Blanca, a me molto care. E si vede anche che a Milano e all’Inter ha trovato la dimensione perfetta. Devi essere felice in un posto per tirare fuori il meglio di te, e questo a volte trascende dal resto. Lui, però, con la maglia nerazzurra si sente a suo agio: si vede, si percepisce di istinto. E ha dimostrato anche recentemente di avere il pensiero giusto nei confronti di chi gioca assieme a lui… Guardate come ha accolto il suo amico Lukaku, ha dimostrato la sua natura solidale, propria solo dei grandi attaccanti. Lui nell’ultimo anno era solo nella leadership offensiva e adesso accoglie un altro grande che teoricamente potrebbe oscurarlo. Non si nota gelosia: sa che la somma dei loro talenti li renderà migliori anche individualmente».

DYBALA – «All’Inter? Sarebbe un affare, merita il meglio, è uno che con la palla parla la lingua dei grandi. Può sorprendere che un talento così sia ora senza squadra, ma il calcio stesso è molto cambiato nel suo essere business. Ora è molto difficile legarsi a un solo club. Futuro? Non saprei e non ho idea di dove possa giocare. Posso solo consigliargli di fare la scelta in autonomia, col cuore: non farà la differenza guadagnare più o meno, ma giocare con il sorriso. Paulo deve pensare solo all’impegno preso la prima volta che ha dato un calcio a una palla: rispettarla. Rispettare l’intero gioco».

DI MARIA – «Angel è uno dei giocatori più sottovalutati e poco rispettati degli ultimi anni. Andate a guardare il livello dei club in cui ha giocato per capire il suo status. Un virtuoso, un musicista, si muove sempre per gli altri e mai per se stesso. Vedrete anche alla Juve, lo valuteremo per gli assist e la generosità».

ARGENTINA AL MONDIALE – «Sarà una stagione strana e di sicuro l’Argentina in Qatar ha una grande occasione: ha sempre mostrato spirito di unione. Guardate Messi, ha riscoperto felicità nell’indossare l’Albiceleste. Come d.t. delle Nazionali ho contribuito a mettere il concetto di allenatore alla base della piramide: prima si cambiava troppo, a volte non si dava neanche il tempo di completare la qualificazione».