Milan e Inter, la convalescenza non è ancora terminata
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Milan e Inter, la convalescenza non è ancora terminata

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Il derby di Coppa Italia tra Milan e Inter ha fornito qualche risposta confortante per i rossoneri e nessuna per i nerazzurri

Senza reti e con pochissime emozioni: non si può dire che Milan e Inter abbiano riscaldato la fredda serata di San Siro. La gara d’andata della semifinale tutta meneghina della Coppa Italia è finita in archivio tra parecchi sbadigli e la promessa di ritrovarsi tra una cinquantina di giorni, magari in condizioni migliori.

Perché l’avvicinamento al terzo derby della stagione era stato intriso di domande e interrogativi sullo stato di salute di due protagoniste anche della Serie A. Ebbene le risposte sono state tutto fuorché esaustive e confortanti. O meglio, lo sono state solo in parte.

Un mezzo sorriso sulla bocca di Stefano Pioli è in effetti giustificabile. Il Milan ha senza dubbio affrontato con più energia e determinazione la sfida, rispetto alle precedenti, scialbe prestazioni contro Salernitana e Udinese. E qualche solletico a Samir Handanovic, soprattutto con Saelemaekers e Leao, i rossoneri lo hanno procurato. Peccando però il più delle volte negli ultimi trenta metri, laddove è mancata qualità e incisività per meritare fino in fondo il primo round.

In ogni caso un passo avanti rispetto ai cugini, sempre più pericolosamente involuti e svuotati. Simone Inzaghi continua a predicare fiducia e ottimismo, ma la quarta gara consecutiva senza trovare la via della rete è stata anche la peggiore in termini assoluti, perché totalmente o quasi priva di pericolosità offensiva.

Con Lautaro ancora impalpabile e Barella a pile scariche, ancora una volta sono stati i “vecchietti” Dzeko e Perisic i più brillanti da centrocampo in su. Troppo poco per un’Inter mai così lontana dai fasti dei mesi scorsi, in questo derby negativa anche nelle prestazione oltreché nel risultato. Insomma, la fase di convalescenza è tutt’altro che terminata per il Biscione. Ma il Diavolo, questo Diavolo, non può al contempo considerarsi in perfetta salute.