Morata: «Juventus, facciamo la storia»

E poi apre al rinnovo: «Sono contento che la Juventus ci pensi»

Il passato è alle spalle, il futuro all’orizzonte: Alvaro Morata si presenterà a Berlino da campione in carica, ma senza la Champions League con il Real Madrid nella mente. Non si guarderà indietro l’attaccante della Juventus: «Oggi ho la possibilità di fare la storia con la maglia della Juve e solo questo conta. I nostri tifosi se lo meritano. Se vinceremo, saremo ricordati per tutta la vita. Se perderemo, no. Per cui daremo l’anima per alzare la Coppa», ha dichiarato lo spagnolo ai microfoni di Tuttosport, rivelando di aver ricevuto diverse telefonate da Madrid.  Una sfida speciale quella contro il Barcellona per lui che è cresciuto nel Real Madrid: «Avrò delle motivazioni in più, se possibile. Segnare ai blaugrana non sarebbe doloroso come contro il Real. Voglio vincere anche per i merengue. Per uno come me è sempre speciale sfidare il Barça».  

VINCE IL MIGLIORE – Una vittoria che rappresenterebbe il miglior regalo per i tifosi della Juventus, che lo hanno accolto alla grande. Non cerca rivincite, però, Morata, che crede nella possibilità di battere Messi, Neymar e Suarez: «Possiamo vincere. E’ difficile, ma se vinceremo, potremo dire di essere noi la migliore squadra del pianeta. Se un anno fa qualcuno avesse pronosticato una finale tra Juve e Barcellona, si sarebbe preso del pazzo. Invece eccoci qua. E noi abbiamo strameritato tutto. Io cerco di imparare soprattutto da Suarez, perché gioca nel mio ruolo. Quando guardo il Barcellona in tv seguo specialmente lui. Poi, certo, è bello ammirare anche gli altri due. Ma non sabato, spero», ha proseguito Morata, che confida nella difesa bianconera, definita una delle migliori d’Europa, se non la migliore.

FUTURO – L’attaccante, che ha lanciato Carlos Tevez nella corsa per il Pallone d’Oro, ha poi parlato del suo futuro e della possibilità che la Juventus gli offra un rinnovo per vanificare il diritto di riacquisto del Real Madrid: «Sono contento che la Juve pensi tutto questo, mi rende felice. Vuol dire che ho lavorato bene. Anch’io penso di non essere andato male, ma posso fare molto meglio, posso crescere tanto».