Mourinho meglio di Prandelli e Leonardo. Entrato nei quarti non ne è più uscito. - Calcio News 24
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2009

Mourinho meglio di Prandelli e Leonardo. Entrato nei quarti non ne è più uscito.

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Milan e Fiorentina sono stati nei quarti e ne sono usciti, l’Inter, invece, dopo esserci entrata (all’andata), non ne è più uscita.

Bravi i giocatori, ma stavolta bravo anche l’allenatore che è riuscito a schierare una squadra difensiva (non conta il numero degli attaccanti nè per segnare nè per non prendere gol, ma quanti giocano dietro la linea della palla) che nell’ultima mezz’ora è stata degna della grande Inter.

Si, per mezz’ora è sembrata proprio l’Inter di una volta, quelli che i giovani, purtroppo, non hanno mai visto giocare.

Il vantaggio dell’andata è stato capitalizzato al massimo e l’Inter, come ai tempi d’oro, ha basato il successo su un’organizzazione difensiva al limite della perfezione.

Milito, Eto’o e Pandev non hanno mai fatto gli attaccanti di ruolo anche se le occasioni da gol sono capitato proprio a loro, ma sono riusciti a muoversi tra le linee quando il risultato era da conservare ad ogni costo.

Per i primi venticinque minuti, l’Inter è stata brava a non far succedere niente con barricate davanti all’area molto bene organizzate.

Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo la pressione del Chelsea ha rischiato di far saltare tutto in area, ma Lucio e Samuel hanno avuto la meglio anche se in qualche occasione in maniera affannosa e con una certa indulgenza arbitrale.

Così anche nella prima parte della ripresa. Poi il Chelsea ha cominciato a mollare la presa.

Nell’ultima mezz’ora, l’Inter è stata perfetta, sia nella manovra difensiva che in quella offensiva, con contropiedi perfetti.

Milito, infilandosi agevolmente nella difesa degli inglesi, ha mancato un’occasione da gol preparata alla perfezione, ma quando è scattato un altro contropiede, Eto’o è stato bravissimo a portarsi avanti la palla e poi battere il portiere del Chelsea.

La reazione degli inglesi è stata vanificata anche dal sacrificio di tutti, che hanno cominciato a giocare in maniera compatta dietro la linea della palla, pronti a partire da dietro ed è stato, per i meno giovani, come vedere quell’Inter che con Suarez, Jair, Mazzola e Corso, tanto aveva entusiasmato.

Come “quell’Inter”, anche se con interpreti meno raffinati e bravi, il risultato è stato lo stesso.

Pagelle?

Tutti ad sette, Eto’o da sette e mezzo e Mourinho da otto.

Adesso la domanda d’obbligo alla quale tutti i tifosi dell’Inter vorrebbero una risposta è la seguente: Dove può arrivare questa squadra?

Quella vista nell’ultima mezz’ora a Londra può fare molto bene, ma dipenderà  tutto dai sorteggi e dagli incroci.

Presumibilmente (se passeranno Barcellona e Bordeaux), l’UEFA farà  due teste di serie: Barcellona e Manchester.

Squadre fortissime: Barcellona, Arsenal e Manchester.

Squadre forti: Bayern e CSKA.

Squadre abbordabili: Lione e Bordeaux.

Franco Rossi