2012
Napoli, Cavani: ?La nostra forza è il gruppo?
EUROPA LEAGUE NAPOLI CAVANI – Se dopo lo Special One per la panchina ne cercassimo uno tra i calciatori non potremmo che incoronare Edinson Cavani, che in due stagioni al Napoli ha siglato ben 79 reti e si è piazzato al sesto poso nella classifica marcatori di tutti i tempi. Al termine del poker rifilato al Dnipro, il bomber uruguaiano, come riportato dal Corriere dello Sport, ha dichiarato: «Sono felicissimo perché stavamo attraversando un brutto periodo. Ora mi godo questa vittoria e dedico i quattro gol alla mia famiglia: mia moglie aspetta un bimbo e non è potuta venire allo stadio, è rimasta a casa con il nostro primogenito. Queste reti sono per loro. Ho fatto semplicemente quello che dovevo fare, ognuno ha un suo ruolo in questo Napoli. Io ho il compito di segnare. Ma qui la forza è il gruppo, siamo uniti, chiunque dà il cento per cento: lo fa chi entra e lo ha fatto chi invece è stato magari sostituito. Pure stavolta siamo stati bravi a reagire, perché la gara si era fatta dura, non riuscivamo più a segnare, eppure avevamo creato tanto. La vittoria è importante perché ci dà morale e ci offre la possibilità di superare questo periodo infelice nei risultati. Ma noi abbiamo sempre creduto in noi stessi, anche se gli episodi ci condannavano. Questo successo è fantastico ma non mettiamoci a pensare al futuro, viviamo alla giornata: c’è ancora tanta strada da fare, il campionato è appena cominciato, mancano molte partite. E poi ci sarà anche la coppa Italia. Noi dobbiamo essere semplicemente sereni e, soprattutto, coscienti delle nostre potenzialità. Tifosi? E’ un trionfo anche per loro, ci mancherebbe. Stavolta possiamo sentirci soddisfatti, perché abbiamo riaperto il discorso in Europa League e ci siamo tolti un bel peso da dentro. Ma a noi stava però dicendo tutto male, perché se andiamo a rivedere certe partite ci si rende conto che avremmo meritato di più. Questo è un gruppo che non si tira mai indietro, abbiamo carattere e stasera anche il morale alto. Ma sappiamo che bisogna continuare».