2009
Napoli, De Laurentiis: “Ora non dobbiamo mollare”
Aurelio De Laurentiis ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky per commentare il risultato maturato a San Paolo contro la Juventus: “Io sono contento, non tanto per me, ma per i napoletani e per la squadra che ha ritrovato Quagliarella, che in queste ultime settimane si è allenato in maniera esemplare, si è sbloccato Hamsik, si è sbloccato Lavezzi. Mi dispiace molto per la Juve che è una grande squadra con tanti campioni ed in questo momento non girano le cose. Bisogno capirli e stargli vicino perchè abbiamo bisogno di queste grandi squadre. Non si devono demoralizzare perchè ci sono ancora tante partite per recuperare, mi dispiace vedere i volti tristi di Del Piero e campioni simili, ma questo è il calcio, si vince, si perde e si pareggia. Simpatia eccessiva? Abbiamo vissuto una situazione simile ed io silente ho assorbito e difeso sempre i nostri giocatori, che comunque hanno valori e questa sera hanno ritrovato la via del gol. La strada è lunga, dobbiamo concentrarci sul Catania e non mollare. Non si possono sempre raggiungere le stelle e poi ricascare nelle stalle e non bisogna tradire questo stadio straordinario che con il suo pieno ha sostenuto la squadra che lo rappresenta ed ha dato esempio di grande educazione e livello. C’è stato un accenno di un laser, ma appena sono stati avvisati sono rientrati nei ranghi. Spesso sono ragazzi, ragazzini, che non si rendono conto di cosa possono fare, ma stiamo avendo un grande successo con il pubblico che sta maturando rispetto a quando sono arrivato. Il calcio sta diventando uno sport rappresentativo di valori importanti ed il risultato è stato raggiunto. Quagliarella? Come tutti gli acquisti importanti, annunciati, sostenuti dai media…se poi non riescono ad affermarsi sono messi da parte dalla categoria…e lui con grande diligenza e intelligenza si è allenato bene queste due settimane, tutti i giorni, quasi come una sorta di “auto-ritiro” e questo gli ha concesso quella forma fisica che stasera si è vista. Chi è più decisivo? La squadra.”