2015
Pallotta: «Garcia resta, si deve fare di più»
Il patron della Roma mette in riga il tecnico francese
E’ in programma oggi negli uffici della Raptor, vicino a Regent’s Park, il meeting tra il presidente della Roma, il consigliere Alex Zecca, il direttore generale Mauro Baldissoni, il direttore sportivo Walter Sabatini e il Ceo Italo Zanzi. Non ci sarà Rudi Garcia, ma l’assenza del tecnico non pregiudica la sua permanenza: «Vogliamo andare avanti con il nostro tecnico. Con lui la Roma è arrivata due volte seconda. Lui sa quali sono i nostri progetti e quale sia la strategia di questa società. Sono convinto che si possa fare meglio, Garcia è il nostro allenatore», ha dichiarato James Pallotta a La Gazzetta dello Sport, ammettendo che la conferenza stampa dell’allenatore francese non gli è piaciuta: «Certe cose non bisogna darle in pasto all’opinione pubblica. Se ci sono divergenze, si parla all’interno della struttura, altrimenti si crea solo confusione. Io non credo che il gap con la Juventus sia incolmabile. La Juventus ha il vantaggio di un progetto avviato prima del nostro, ha uno stadio di proprietà e un’esperienza consolidata. La Juventus ha una base così forte che è riuscita a gestire bene il cambio di allenatore».
BILANCIO E NOVITA’ – Per Garcia, dunque, la Roma è sulla strada per avvicinare la Juventus e acquisirne la stessa dimensione. Parlare di scudetto è stato un azzardo? Per Pallotta è stato un modo per dare sicurezza alla squadra, aumentarne l’autostima, ma anche in questo caso rivela che avrebbe preferito che tali dichiarazioni rimanessero nello spogliatoio. Del resto la sconfitta contro il Bayern Monaco ha tolto sicurezza e convinzione nel gruppo. Non è soddisfatto per la stagione, ma si consola con il secondo posto il patron giallorosso, che ha annunciato qualche novità: «La preparazione atletica non è stata sufficiente. Dopo un’ora, la squadra non aveva più energie. Faticava. Nel calcio devi correre novanta minuti. Cambieremo lo staff che si occupa della preparazione atletica. Sarà un cambio radicale: 5 uomini di assoluto livello, compreso un nutrizionista». Nemmeno il mercato di gennaio è stato promosso a pieni voti: «Doumbia aveva giocato la Coppa d’Africa e non era pronto. Ibarbo ha avuto problemi fisici, ma nelle ultime gare ha dimostrato di essere utile».
CIVILTA’ – Infine, si rivolge ai tifosi, che lo hanno spesso preso di mira negli ultimi tempi: «Allo stadio gli spettatori devono comportarsi in modo civile. Io non mi sono rivolto alla maggioranza dei nostri tifosi, che non hanno mai creato problemi, ma a quell’esigua minoranza, responsabile di certi gesti. La squadra va sostenuta, anche nei momenti difficili. Non abbiamo vinto lo scudetto, ma siamo secondi per la seconda stagione di fila», ha concluso Pallotta.