2015
Pereirinha e Lazio, amore mai sbocciato
Il terzino, ormai, ex biancoceleste racconta il perché del suo addio
Esperienza non proprio da ricordare con la maglia della Lazio per il terzino portoghese dell’Atletico Paranaense , Bruno Pereirinha. Due anni trascorsi a Roma, tra luci e, sopratutto, ombre, andando via dalla porta di servizio quasi come uno sconosciuto, nonostante i suoi lunghi trascorsi allo Sporting Lisbona. «L’inizio – racconta Pereirinha ai media portoghesi – non è andato male, anzi. Poi è cambiato l’allenatore però. Quando è cambiato di nuovo sono stato messo sempre più in disparte, la situazione è peggiorata». Un feeling forse mai nato con la città e i tifosi, con le poco più di venti partite collezionate in due anni con la maglia biancoceleste. «Roma è una città fantastica, bellissima, ma non posso dire, sinceramente, di sentirmi romano dentro. Le persone di Roma, hanno un modo molto particolare di vivere e vedere la loro tanto amata città».
SENSAZIONI – Anche con i compagni i rapporti non erano proprio idilliaci, anche se osservando dai grandi campioni si può solo imparare. «Se penso a Miroslav Klose, penso ad una persona assolutamente professionale dentro e fuori dal campo. E’ capace di vivere una vita pacata e moderata, finalizzata alla sua vita da campione e professionista». Non mancano, ovviamente, alcuni riferimenti ad uno dei derby più caldi del mondo. «Quando si parla di derby e tifosi, la situazione è sempre complessa. Il concetto, è che si preferisce perdere le cinque partite dopo, piuttosto che perdere il derby. E’ sicuramente molto più sentito anche di Sporting-Benfica».