2012
Petrucci sui fatti di Marassi: “Commesso sacrilegio dello sport!”
In merito a quanto accaduto a Marassi tra Genoa e Siena, con gli ultras dei rossoblù che hanno costretto Tagliavento ad interrompere il gioco all’ottavo minuto del secondo tempo in seguito al lancio in campo di fumogeni e le continue minacce ai calciatori del ‘Grifone’, ha rilasciato il suo commento anche Gianni Petrucci, presidente del Coni. Queste le sue dichiarazioni riportate da “repubblica.it”: “Vergogna, vergogna, vergogna! Quanto successo oggi a Genova rappresenta ancora una volta il lato peggiore del calcio italiano. Sulla maglia non si tratta, è stato commesso un sacrilegio dello sport. Quello che le immagini televisive hanno portato in diretta nelle case di milioni di italiani, è un ulteriore segnale del degrado morale da cui il sistema calcio in Italia deve al più presto prendere le distanze, allontanando quanti concorrono a minarne la serenita’. La maglia è il simbolo intangibile di una squadra e non può essere nè offesa nè vilipesa o, tantomeno, oggetto di trattative. Aver chiesto e acconsentito di far togliere le maglie ai giocatori del Genoa rappresenta un sacrilegio sportivo di cui i colpevoli dovranno rispondere in ogni sede. Non è più tollerabile che il calcio possa essere infangato, colpito e avvelenato dagli incivili comportamenti di certi pseudo-tifosi che spadroneggiano negli stadi a dispetto di norme e leggi che andrebbero applicate con rigore e severità senza tolleranze di alcun genere. Ma anche di certi dirigenti che cercano in ogni occasione il sistema per aggirare le regole, modificarle a proprio piacimento, finalizzando tutte le loro iniziative all’interesse personale contro ogni principio etico e morale. E’ giunto il momento – conclude Petrucci – che le società di vertice recuperino rapidamente una leadership credibile e autorevole e con poteri diversi dall’attuale governance”.