Piatek racconta l'esordio al Milan: «Seedorf mi ha chiesto una foto!»
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Piatek ancora non ci crede: «Perfino Seedorf mi ha chiesto la foto!»

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Nel corso di una intervista Piatek racconta l’approccio col mondo Milan e le ambizioni in vista del futuro prossimo

L’uomo del momento è senza dubbio lui: Krzysztof Piatek, dopo l’impatto devastante al Milan, punta a diventare il trascinatore rossonero in ottica Champions League. Niente male per un giocatore che, arrivato dal Genoa a gennaio al posto di Gonzalo Higuain, ha sorpreso già tutti a suon di gol. «La pressione della Serie A me la sono scelta io e non cambierò di sicuro per quella – ha testimoniato stamane l’attaccante polacco al magazine Foot Truck . Cerco di essere sempre lo stesso anche al Milan, però è fantastico quando la gente ti riconosce. Clarence Seedorf l’altro giorno mi ha chiesto una foto, prima della gara col Napoli Andriy Shevchenko è venuto da me negli spogliatoi e dopo la firma del contratto mi ha mandato un messaggio di auguri Alvaro Morata: fantastico».

Piatek si è poi brevemente soffermato anche sugli allenamenti specifici effettuati negli ultimi mesi per migliorare velocità, resistenza e tiro, prima di raccontare l’esordio a San Siro: «Ero così concentrato che non sentivo le urla della gente: quando so di giocare dall’inizio in genere non scendo in campo prima della partita, mentre è diverso se so di andare in panchina (come all’esordio col Napoli appunto, ndr). Quella sera avevo le cuffie e ho sentito le urla della gente, poi le ho tolte ed è stato incredibile». Sulle ambizioni di questa stagione: «Arrivato in Italia mi ero detto che sarebbe stato bello fare 12 gol, ma l’appetito vien mangiando… Devo ancora lavorare duro». Per ora siamo già a quota 14 (leggi anche: PIATEK CECCHINO D’EUROPA: LE STATISTICHE).