Pimenta: «Con Mino eravamo un duo donchisciottesco»
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Calcio italiano

Pimenta: «Con Mino eravamo un duo donchisciottesco»

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Le parole di Rafaela Pimenta, erede dell’impero di Raiola, in occasione del summit di mercato di Roma del 30 e 31 gennaio

Il 30 e 31 maggio a Roma si terrà un summit organizzato da l’Adicosp e il The Football Forum per lanciare una sfida ‘capitolina‘ alla centralità di Milano nel calciomercato. Tra gli invitati c’è anche Rafaela Pimenta, collaboratrice prima ed erede poi di One, l’agenzia creata da Mino Raiola. Di seguito le sue parole al Messaggero.

FORUM DI ROMA – «Mino Raiola ha centrato il primo grande colpo portando Nedved alla Lazio, nel 1996. E poi, invece, io con lui ho siglato il contratto che portò Pavel alla Juve e al
pallone d’oro. Il meeting di Roma del 30 e 31 è una chance: serve una nuova centralità per il calcio italiano, oltre alla storia di Milano. Si farà rodaggio per tornare in estate. È una città così seducente, a dirigenti e agenti piacerà
».

IL DUO CON RAIOLA – «One è nata insieme a Mino: ho scritto io lo statuto, allora io ero dietro le quinte. Ora tratto io: 25 anni fa era letteralmente inconcepibile che una donna potesse fare questo mestiere. Siamo stati una strana coppia, quasi donchisciottesca: l’avvocata brasiliana che lavorava all’Antitrust nel governo di Cardoso e il campano che vestiva all’olandese»

ADDIO MINO – «Un buco emozionale enorme, per me. Con la perdita del mio partner sapevo che qualcuno avrebbe provato ad avvicinarsi ai nostri giocatori. Ai miei ho detto: la barca va riorganizzata, ma non possiamo tornare in porto, si continua a navigare. Non ci hanno mangiato e non ci mangeranno: in quei giorni continuai la trattativa per Haaland, avviata con Mino, poi conclusa in estate. Fu dura, ma lanciammo un segnale a tutti sulla One».