2014
RAI, doppio autogol: causa dell’Arcidiocesi di Rio e blackout in diretta
Lo spot con la maglia azzurra posta sul Cristo del Corcovado può costare caro.
MONDIALI ITALIA RAI – Può costare caro alla RAI la maglietta azzurra regalata al Cristo del Corcovado per lo spot prodotto nei mesi scorsi per pubblicizzare le dirette e le trasmissioni dedicate ai Mondiali, perché l’Arcidiocesi di Rio de Janeiro ha chiesto 7 milioni di euro di risarcimento, avendo considerato blasfemo l’utilizzo della statua con la maglia di calcio. Uno scenario possibile, dato che la statua è di proprietà della Chiesa di Rio de Janeiro.
LA REAZIONE – «L’Arcidiocesi si sente oltraggiata. E’ come se per pubblicizzare un programma, la tv brasiliana utilizzasse le ballerine di samba insieme ai gladiatori del Colosseo. E’ un insulto a un simbolo nazionale», ha spiegato a “Tuttosport”, l’avvocato Alessandro Maria Tirelli, che ha inviato la notifica alla Rai e sta collaborando con il collega brasiliano Rodrigo Grazioli, patrocinatore della causa. Lo spot è stato ritirato, ma si preannuncia una battaglia legale per l’indennizzo, che verrebbe utilizzato poi per opere di beneficienza a favore dei poveri di Rio. La RAI non ha preso posizione per il momento, in attesa di un riscontro dall’ufficio legale.
GOL FANTASMA – La RAI, però, deve fare anche i conti con il blackout di ieri sera durante la partita Italia-Fluminense: i tifosi italiani si sono persi buona parte della partita, compresi il primo gol di Insigne e il pareggio momentaneo di Chiquinho. «Non è colpa nostra, ci scusiamo e speriamo di non doverlo più fare. Questa gara è stata considerata un po’ troppo amichevole. Al Mondiale non succederà», ha spiegato a fine primo tempo Marco Mazzocchi. «Un satellite si è sovrapposto al nostro, un’interferenza. Purtroppo è accaduto 4 volte. Abbiamo lavorato a lungo per sistemare tutto», ha spiegato il team leader della spedizione Rai al Mondiale, Jacopo Volpi.
Il messaggio dopo il “blackout”.