2014
Real Madrid, Ancelotti: «Décima, sensazioni uniche. Ramos come Maldini»
Il tecnico paragona la vittoria in Champions agli altri successi in carriera e afferma: «Mercato estivo? Pochi ritocchi»
Carlo Ancelotti, allenatore del Real Madrid, si gode l’annata di successi del club madrileno. In particolare, a distanza di settimane, resta indelebile il ricordo della vittoria in finale di Champions League, che anche un allenatore esperto come l’ex Milan ha difficoltà a spiegare: «Dopo aver vinto La Décima, ho visto cose mai viste prima. Al Milan si celebravano le vittorie, ma con il Real Madrid la cosa è stata d’impatto mondiale! Dopo aver vinto la Copa del Rey, ho pensato: “cosa accadrà se vinciamo La Décima?!”, ed è stato incredibile. Il Real Madrid non è solo una squadra, nemmeno un club, è una religione! La gente di Madrid mi ha sempre fatto sentire bene: qui mi sento come se fossi a Roma». Non è stato facile però giungere al risultato, come spiega lo stesso Ancelotti: «A fine primo tempo, durante la finale di Champions League, i giocatori non erano affatto felici. Ho cercato di ricordare loro come siamo ritornati in partita al Calderón. Quando Ramos ha segnato, non ho esultato, perché volevo motivare i miei giocatori per la vittoria. Quando Marcelo ha segnato, invece, mi sono detto: “Ok, portiamo a casa La Décima”. Il lavoro di tutti è stato cruciale, ma soprattutto quello di Bale: durante la partita è stato davvero prezioso e fondamentale. Anche Isco ha dato il suo apporto, fondamentale. La vittoria di questa Champions League non è un punto di arrivo, ma l’apertura di un ciclo meraviglioso. Abbiamo molti giocatori giovani, come Isco e Illaramendi, che potranno solamente migliorare. Molti considerano le semifinali di Champions League un successo: guardare il Manchester City, che ha speso tantissimo e non ha raggiunto manco i quarti…»
Parlando di Gareth Bale, costato 100 milioni di euro al Real Madrid, Ancelotti incensa l’apporto del gallese e si auspica ancora di più da lui in futuro: «Bale non ha fatto l’allenamento di pre-campionato e ha segnato in entrambe le finali. Solo Dio sa cosa farà con una preperazione completa. Molti giocatori che sono passati dall’Inghilterra alla Spagna hanno avuto problemi: Bale non è uno di questi.»
Elogi anche per Sergio Ramos, paragonato da Ancelotti a uno dei più grandi del calcio e da lui allenato ai tempi del Milan, Paolo Maldinii: «A oggi, Ramos è il difensore centrale migliore al mondo. Ramos ha le qualità di Maldini: carattere, qualità e quell’abilità innata di essere capitano dentro e fuori dal campo.»
Non ha potuto giocare la finale il talentuoso Jesé, che però Ancelotti ammette di tenere in grande considerazione: «Non conoscevo Jesé quando sono arrivato. Zidane mi ha parlato molto di lui e quando l’ho visto le prime volte in allenamento, ho subito capito perché. Quando Bale e Ronaldo non riuscivano a chiudere la partita, ci pensava Jesé. Se fosse stato a disposizione in campionato nell’ultima parte della stagione, sarebbe finita diversamente.»
Il mister torna poi sulla serata di festa per la conquista de La Décima e scherza: «La canzone de La Décima è bellissima, quando vinceremo l’undicesima canterò ancora. L’undicesima è un problema, non abbiamo più spazio in bacheca [ride, ndr]. Comunque, mi sono promesso che quando mi ritirerò dal calcio, farò il cantante. Dobbiamo vincere l’undicesima, perché ho tanta voglia di cantare [ride, ndr.].»
Una breve battuta Ancelotti la concede anche per parlare di calciomercato: «Non abbiamo bisogno di grossi investimenti in estate durante il calciomercato. La base è solida, dobbiamo solamente migliorarla in alcuni ruoli. I giornalisti possono incalzare quanto vogliono, io non dico mai bugie.»
Infine, chiosa sulla stagione disputata da Cristiano Ronaldo, vero ‘monstre‘ di quest’annata: «Cristiano ha più gol che partite. Se parte dal primo minuto, è come se fossimo avanti 1-0 noi automaticamente.»