Roma-Porto, top e flop: pagelle degli ottavi di Champions League 2018/2019
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Champions League

Roma-Porto, top e flop: Zaniolo è già una stella, Dzeko si conferma bello di notte

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cristante zaniolo roma

Roma-Porto, top e flop: Zaniolo ha tutti i tratti del predestinato, Dzeko si conferma bello di notte. Disastrosi Felipe e Danilo, Kolarov non incide

La Roma si impone nel primo tempo della sfida al Porto, ma lo fa con un 2-1 che lascia aperta ogni porta in vista della sfida di ritorno. Il biglietto per il turno successivo, in questo ottavo di finale di Champions League, è insomma ancora in palio. I top e flop della partita dell’Olimpico.

Roma-Porto: promossi Zaniolo, Dzeko e Herrera

ZANIOLO – Bisogna andarci piano con il ragazzo, siamo d’accordo, ma difficile non intravederne i tratti del predestinato. I primi due gol in Champions League nel primo scontro diretto europeo della carriera, a suggellare una prestazione di qualità e – soprattutto – di personalità. Aspetto per nulla scontato.

DZEKO – Bello di notte, si diceva. E bello di notte è stato. Eccome. Prestazione enorme e, se non iscrive il proprio nome sul tabellino, è soltanto per due legni clamorosi. Assist sul primo gol di Zaniolo, palo ad ispirare il secondo dopo quello centrato nel primo tempo. Bravo e sfortunato.

HERRERA – Mica male pensare che a giugno si liberi a parametro zero dal contratto che attualmente lo lega al Porto. Perché, se non eccelle in qualcosa, non ha però nemmeno punti deboli: corsa, tecnica, senso della posizione. E un gran bel destro, con cui sfiora il 2-2 mettendo i brividi a Mirante nel finale.

Roma-Porto: bocciati Felipe, Danilo Pereira e Kolarov

FELIPE – Ogni volta che supera la metacampo, la Roma rischia di affondare il colpo. Lo svarione iniziale è solo l’antefatto di una partita da dimenticare. E nemmeno l’esperienza di Pepe, al suo fianco, si rivela di grande aiuto.

DANILO PEREIRA – Nottata da dimenticare per il mediano lusitano: non garantisce filtro davanti alla difesa, non dà del tu al pallone in impostazione, non legge le situazioni di gioco. Semplicemente non.

KOLAROV – Dall’alto della sua qualità e della sua esperienza, garantisce un apporto troppo modesto alla squadra. Soprattutto quando la Roma domina, ma non riesce a sbloccare il risultato.

@Daniele Galosso