2012
Serie A – ottava giornata: Palermo – Torino, le pagelle
PALERMO TORINO PAGELLE – Al termine di Palermo-Torino la redazione di CalcioNews24 ha stilato le pagelle dei giocatori che hanno preso parte a uno dei match più interessanti dell’ottava giornata della Serie A.
PALERMO
Ujkani 6,5: non viene praticamente impegnato nel primo tempo, mentre nella ripresa è bravissimo su Meggiorini e Sgrigna.
Munoz 6,5: gioca una gara diligente, rischiando pochissimo e dando anche una mano in fase di impostazione.
Donati 6,5: inizia a prendere confidenza con il ruolo di difensore centrale, ma è nell’impostazione della manovra che dimostra di avere qualcosa in più.
von Bergen 6,5: non viene impensierito da Meggiorini, al quale stoppa nel primo tempo l’unica conclusione della gara.
Morganella 6: spinge come un matto come di consueto, ma il suo apporto non è quello solito, soprattutto nell’assistenza ai compagni
Kurtic 6: lo sloveno è una delle sorprese nell’undici iniziale, ma non sfigura, anzi cerca spesso la conclusione dalla distanza, dimostrando la sua personalità
Barreto 6,5: il paraguaiano corre a perdifiato per tutta la gara, partecipando al pressing e alle azioni offensive con grande impeto.
Garcia 5,5: gara storta per il terzino argentino, che sbaglia troppo sia negli appoggi ai compagni che, soprattutto nel secondo tempo, in fase di chiusura.
Ilicic 6: meriterebbe almeno mezzo punto in più per la solita gara fatta di giocate importanti e guizzi da campione, ma quel gol clamorosamente sbagliato ne macchia la prestazione.
Giorgi 6: non ripete le prestazioni viste contro Chievo e Genoa, mette tanta quantità e partecipa attivamente alla manovra
Dybala 6: il giovane talento argentino non sente troppa ansia per il debutto, gioca una buona gara ma non ha mai la palla giusta.
Miccoli 6: non riesce a trovare il guizzo giusto che il pubblico si aspetta da lui, ma aver giocato con un problema fisico costituisce per lui un grosso alibi.
Pisano 5,5: il suo approccio alla gara non è positivo, visto che l’ex varesino si mostra impacciato e poco sicuro di sè.
Brienza 6: subito spigliato e nel vivo del gioco, prova a dare brio alla fase offensiva, ma gioca pochi palloni in zona pericolosa.
All. Gasperini 6: schiera la miglior formazione possibile e azzecca anche i cambi, dovendone fare uno in maniera forzata per il problema di von Bergen, può mangiarsi le mani per una vittoria meritata ma non arrivata.
TORINO
Gillet 7: il numero 1 granata è l’assoluto protagonista del primo tempo, con una serie di parate strepitose. Nel finale Ilicic lo grazia due volte.
D’Ambrosio 6: non soffre più di tanto perchè Garcia sbaglia completamente la gara, ma non aiuta più di tanto in fase di spinta.
Rodriguez 5,5: a turno, Dybala, Ilicic e Miccoli gli fanno venire il mal di testa, così che l’ex cesenate mostra una condizione non accettabile.
Di Cesare 6: viene schierato al posto di Glik e ripaga la fiducia del mister, visto che sbaglia pochissimo.
S.Masiello 5,5: Giorgi lo fa correre tanto e lo induce spesso in errore, mentre in fase offensiva non riesce a incidere.
Basha 6: è la novità di formazione meno attesa, ma non per questo l’ex frosinate paga l’emozione, visto che dimostra tanta lucidità in entrambe le fasi.
Gazzi 6: si limita a svolgere il compitino, badando a frenare le scorribande dei centrocampisti rosanero e riducendo al minimo storico gli inserimenti in attacco.
Cerci 5: l’ex viola gioca una gara da assente ingiustificato, anche a causa dell’atteggiamento dei suoi. Si fa notare per una simulazione, punita con il giallo.
Meggiorini 5,5: ci mette tanta buona volontà, ma non riesce a sfruttare i pochi palloni che gli vengono recapitati.
Bianchi 5: non è il solito Bianchi, quello che trascina la squadra e mostra lucidità sottoporta, anche se a dire il vero di palloni giocabili in attacco non ne ottiene molti.
Vives 6: gioca bene da esterno offensivo camuffato, visto che le sue mansioni di laterale di contenimento le svolge senza sbavature.
Stevanovic sv
All. Ventura 5,5: L’insufficienza deriva dalla voglia di non giocarsi la partita, soprattutto nel primo tempo. Prende le misure agli avversari ma non prova a vincere nella ripresa.