Sousa: «Io alla Juventus? Dopo Conte. Fui vicino all'Inter» - Calcio News 24
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2014

Sousa: «Io alla Juventus? Dopo Conte. Fui vicino all’Inter»

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L’ex centrocampista portoghese sulla sfida di Europa League dei bianconeri e sul suo futuro.

EUROPA LEAGUE BENFICA JUVENTUS SOUSA – Sfida speciale quella di Europa League tra Benfica e Juventus per Paulo Sousa, che ne è doppio ex. L’attuale allenatore del Maccabi Tel Aviv, infatti, ha giocato con i bianconeri e ha allenato i portoghesi: «Se vinco il campionato in anticipo, chiederò un permesso al club per godermi la finale di Europa League allo Stadium. Ho i due club nel cuore: la Juventus mi acquistò dallo Sporting Lisbona nel ’94, ma iniziò a seguirmi l’anno prima, quando li affrontai col Benfica nei quarti di Coppa Uefa. La Juventus è un esempio di continuità grazie a Conte e Agnelli. Andrea l’ho conosciuto giovanissimo. Suo padre Umberto mi fece prendere casa vicino a lui, alla Mandria: mi voleva accanto per chiacchierare di calcio», ha dichiarato il tecnico ai microfoni di “Tuttosport”.

L’ANALISI – Sousa non si sbilancia con i pronostici, preferendo piuttosto analizzare la sfida: «Ai pronostici preferisco le analisi. E’ una sfida da Champions, non da Europa League. Il Benfica è una squadra motivata e imprevedibile, ma la Juve ha qualcosa di più a livello mentale e tattico. E sue due partite, una tattica migliore può fare la differenza. Vedo i bianconeri leggermente favoriti. Punto di forza Benfica? Possesso palla e transizioni offensive. Markovic è un talento invidiato da mezzo mondo, Gaitan piace in Premier. Da Luz? Lo stadio trasmette grandi motivazioni, ma talvolta è duro con i propri giocatori. Può essere un inferno per le squadre poco esperte, non per la Juve»

CAMPIONI – Il tecnico portoghese ha poi guardato nella casa bianconera, parlando dei campioni e dell’allenatore: «Tevez? Ha lo stesso spirito e carisma di Vialli, che non si accontentava mai. Pogba? Se è considerato determinante, allora non lo venderei. Io Pirlo lo terrei fino all’ultimo e non me ne priverei nemmeno per più di 80 milioni. E’ unico. Abbiamo giocato assieme nell’Inter: tecnicamente è fortissimo e calcisticamente è di un altro pianeta. Sulle palle inattive è un fenomeno. Merita il Pallone d’Oro per la regolarità con cui ha vinto. Conte? Chi si stupisce non lo conosce. E’ quello di sempre. A stupirmi è la proposta di calcio, è stato bravo a cambiare in base alle esigenze. Fossi in lui rimarrei, alla Juve c’è tutto: lui lo sa e penso che resterà a lungo. Nani? Sarebbe un grande acquisto, con lui l’intensità aumenterebbe».

FUTURO – Infine, Sousa si candida per un posto in Serie A e rivela: «Juventus? Sarebbe bellissimo, ma prima aspetto che Antonio vinca la Champions. Allenare in Italia è il mio obiettivo: il vostro calcio resta al top a livello tattico. Qualche opportunità l’ho già avuta: in passato ho sfiorato la Primavera dell’Inter».