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Stadio San Paolo, De Magistris risponde al comunicato: «Mai attaccato ADL»

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La questione legata allo stadio San Paolo anima e non poco le alte rappresentanze della città: il sindaco De Magistris torna a tuonare contro Aurelio De Laurentiis

Stadio San Paolo, De Magistris risponde al comunciato: «Mai attaccato ADL» – 25 febbraio, ore 11.15

Dopo il comunicato del Napoli, il sindaco Luigi De Magistris ha voluto rispondere ai microfoni di Radio Kiss Kiss: «Non ho compreso il comunicato. Quello che ho detto è stato registrato. Ho sempre detto che il Comune si è fatto carico solo dei lavori per 25 milioni di euro, che non sono pochi viste le difficoltà della città. Garantiremo alla società azzurra altrettanti soldi, qualora decidessero di non investire. Il tutto senza far polemica. Il mio intervento voleva essere assolutamente costruttivo. De Laurentiis dice molte cose su cui non siamo d’accordo, ma non credo che ci sia addirittura bisogno di un comunicato. Le mie dichiarazioni sono sempre pacifiche e per l’unità, non per polemiche. Sulla questione Sarri mi sono schierato con il tecnico, ma non ho mai attaccato il presidente».

Stadio San Paolo: il comunicato del Napoli – 24 febbraio, ore 20.11

Il Napoli risponde alle parole del Sindaco attraverso un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale. Eccone un estratto dei passaggi salienti dello stesso: «Le recenti, insistite esternazioni del sindaco Luigi De Magistris sul Calcio Napoli sono del tutto inopportune, per varie ragioni. La SSCN non può che auspicare, d’ora in avanti, un uso più sorvegliato e prudente delle proprie esternazioni da parte di De Magistris, consono al delicato ruolo istituzionale ricoperto, certamente chiamato quotidianamente in causa da ben altri problemi che non il rapporto, sin qui eccellente, fra Sarri, la squadra e De Laurentiis. Che la società non abbia voluto uno stadio nuovo è affermazione clamorosamente infondata. Il Calcio Napoli ha cercato, e cerca ancora, spazi e terreni idonei alla realizzazione di un nuovo stadio che sia facilmente raggiungibile dai tifosi, ma al momento non ci sono condizioni idonee per concretizzare questo progetto. Inoltre, e questa circostanza è ben nota al sindaco, appena due anni fa la società ha presentato un progetto, con relativo piano economico finanziario, per la ristrutturazione e l’ammodernamento dello stadio San Paolo ai sensi della legge n. 147 del 2013, affidandosi all’architetto Zavanella, uno dei massimi esperti di questo tipo di impianti, artefice della progettualità dello Juventus Stadium. Il suo progetto, tuttavia, è stato sbrigativamente bocciato dal Comune senza appello, con argomentazioni di rarefatta inconsistenza e senza neppure accennare a un minimo di confronto sulle scelte progettuali operate. Vero è invece che la società alla fine della precedente stagione calcistica 2015/2016 avanzò richiesta al Comune di Napoli per effettuare alcuni interventi di manutenzione finalizzati a rendere maggiormente presentabili alcuni settori dell’impianto in occasione della visita degli avversari della imminente Champions League 2016/2017».

Stadio San Paolo: la verità di De Magistris – 23 febbraio, ore 15.20

Il presente e il futuro dello stadio San Paolo appaiono ricchi di interrogativi a cui il sindaco della città partenopea ha provato a rispondere ai microfoni di Radio Crc: «Stiamo rispettando le tempistiche che ci eravamo prefissati. Non costruiremo un nuovo impianto sportivo, ma ci occuperemo del restyling del San Paolo. Il Comune rispetterà l’impegno preso anche se dovesse venire meno il sostegno del club di De Laurentiis, la strada è stata intrapresa e arriveremo alla fine anche da soli. In estate faremo altri lavori, relativamente a bagni e sediolini. In altre realtà gli stadi, costruiti da zero o ristrutturati, sono stati fatti dalle società sportive. Qui, invece, senza l’intervento comunale, probabilmente, la sfida contro il Real Madrid non si sarebbe giocata perchè l’impianto sportivo non era idoneo. Siamo stati noi a caricarci sulle spalle questo peso enorme. San Paolo da 20.000 posti? Idea impraticabile. Juventus – Napoli vietata a tifosi ospiti? E’ una sconfitta per i supporters azzurri, la forza dello Stato dovrebbe prevalere sulla violenza di pochi cittadini».