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STATS – Milan: in campionato Leao segna, in Champions League dribbla

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La Gazzetta dello Sport oggi mette Leao in prima pagina e lo definisce «una variabile incontrollabile». Il portoghese è proprio così

La Gazzetta dello Sport oggi mette Leao in prima pagina e lo definisce «una variabile incontrollabile». Perché è evidente che quello visto al Maradona non è neppure lontano parente di quello dell’ultimo periodo, abulico e fuori posizione. Invece, a Napoli, ha trascinato la squadra con gol e accelerazioni e, come scrive la Rosea, «Se il 17 prende fiducia e si diverte, rischia di giocare due mesi al livello di maggio 2022. E in quel caso, in Italia, semplicemente non si marca». Rafa dal suo canto ha insistito su una questione di ordine tattico, che chiama in causa Stefano Pioli: «Mi trovo meglio nel 4-2-3-1. Se gioco largo, posso tagliare verso il centro, mentre al centro a volte non ho spazio per girarmi e fare il mio gioco». Resta un quesito, che andiamo a indagare con i dati statistici maturati finora in questa stagione: il Leao di campionato e quello di Champions League in cosa differiscono? Perché la sfida con il Napoli ha un doppio replay in Europa e il portoghese sarà protagonista, nel bene o nel male (o entrambi).

Nella tabella avete la presentazione dei dati generali e avete modo di scoprire tutte le dimensioni del gioco di Leao. Andiamo a indagare le medie partite, mettendo a confronto le due competizioni nelle differenze più marcate.
TIRI – In Serie A è molto più facile inquadrare lo specchio della porta: 29,9 contro 14,3%. Del resto i 10 gol in Italia non sono tantissimi ma quanto meno sufficienti, in Champions Leao è andato in rete solo una volta, sul campo della Dinamo Zagabria.
CROSS – In Europa ha una percentuale di riuscita leggermene migliore che si attesta su un +3. Decisamente superiore quando i suoi suggerimenti arrivano dalla trequarti: qui siamo su una quota doppia.
DRIBBLING – La Champions lo esalta. Ne vince il 66,7% (2 su 3), mentre in Serie A solo un terzo dei suoi tentativi riesce. Quasi che il palcoscenico più luccicante lo stimolasse maggiormente e ne cancellasse quell’abulia che lo porta talvolta a perdere troppi palloni o a non essere così efficace.
PASSAGGI – Anche in questa voce Leao fa meglio in Europa. Gli spazi più larghi, a differenza della densità tipica della Serie A, potrebbe essere un fattore di spiegazione.