2014
Svizzera – Francia, dieci anni dopo il record di Johan Vonlanthen
Euro ’04, Vonlanthen risponde a Zidane battendo Wayne Rooney
Quando si incontrano – poche volte, in realtà – non sono mai banali. Svizzera e Francia, due nazionali che condividono confini, la lingua e un continente, ovviamente, che quando si incontrano danno vita sempre a qualcosa di speciale, di particolare, di storico.
Stasera alle 21 si giocheranno un aut aut, da dentro o fuori, perché entrambe dominano il Girone E con una vittoria sulle spalle: Hitzfeld contro Deschamps, Stocker e Drmic contro Griezmann e Benzema. Nomi che sulla carta non danno speranze ai rossocrociati e ne danno tante ai francesi, che a Euro 2004, però, ebbero occasione di assistere e partecipare a un record imposto dagli elvetici.
Era il 21 giugno del 2004, si giocava a Cidade de Coimbra, a Coimbra – lapalissiano – in Portogallo: da un lato Jacques Santini, dall’altro Jakob Kuhn, un decano della nazionale svizzera. La Svizzera ha pareggiato 0 a 0 con la Croazia, al debutto europeo, mentre la Francia ha vinto 2 a 1 contro l’Inghilterra a Lisbona. Alla seconda giornata la Svizzera cade 3 a 0 contro gli anglosassoni e la Croazia pareggia con i galletti 2 a 2. La sfida, insomma, è tra Santini a quattro punti e Kuhn a uno soltanto: sembra tutto già scritto, soprattutto quando l’Inghilterra batte la Croazia e sale a 6 punti, con Collina a dirigere l’orchestra. Poco da fare per la Svizzera, che però scende in campo e prova a fare del suo meglio.
Fischio d’inizio, 20 minuti e Zinedine Zidane porta in vantaggio la Francia con un colpo di testa da calcio d’angolo. Partita già scritta, insomma. Passano però 6 minuti e c’è la storia. Pochi giorni prima, quattro esattamente, Wayne Rooney aveva imposto il record del più giovane marcatore nella storia di un europeo e la Svizzera era ferma a 399 reti negli europei di calcio. Ci pensa Johan Vonlanthen. Il numero 22 buca la difesa francese, un diagonale perfetto verso il vertice destro dell’area: non guarda nemmeno Barthez e con un diagonale destro lo beffa sul secondo palo, lento e preciso. La Svizzera trova l’1 a 1 al 26′. È il 400esimo gol agli Europei della Svizzera, è il più giovane marcatore di sempre agli Europei. 18 anni e 137 giorni.
Poi si sveglierà Henry e in 8 minuti l’attaccante dell’Arsenal ristabilirà le gerarchie: 3 a 1, Svizzera ultima nel girone e Francia prima, con l’Inghilterra seconda. Dieci anni dopo, stasera, quella sfida potrà ricordarsela solo Tranquillo Barnetta, 90 minuti in panchina a guardare Vonlanthen segnare: della Francia, di quella Francia, non c’è più nessuno. Nella Svizzera avrebbe potuto esserci Johan, che oggi ha 28 anni, viene da sei mesi in prestito allo Schaffhausen, nella Challenge League, con un ritiro sulle spalle a 26 anni. Ma dieci anni dopo quel record ce l’ha ancora.
Vonlanthen ne segnò altri 6 di gol con la Svizzera, in 40 presenze totali. Sicuramente quello alla Francia, quello che rispose a Zinedine Zidane, rimarrà il più importante, il più bello, il più sentito. Rimarrà nella storia. Fino al prossimo enfant prodige.