Teramo, tutto in bilico dopo Corda | Ts

L’ex allenatore pentito è l’ago della bilancia

Caos che non accenna a placarsi attorno alla Serie B e alla Lega Pro. Dopo i ripescaggi ecco che arriva il momento dei processi, situazione che potrebbe cambiare ulteriormente il destino di molte alcune squadre dei diversi campionati. Destino incrociato quello di Teramo e Savona, il primo riguardo la promozione, il secondo sulla salvezza. Perché, secondo TuttoSport, tutta la situazione, gira attorno al nome di Ninni Corda, ex allenatore del Savona, considerato il pentito numero uno del processo in data 12 agosto. La Procura federale lo ha convocato altre due volte con la possibilità di un inaspettato patteggiamento, con il tecnico che ha chiesto 3 mesi di inibizione e 3000 euro di multa per Barletta-Catanzaro e Aversa Normanna-Barletta, ai quali si aggiungerebbero altri 3 mesi e 2500 euro per Savona-Teramo.

SCARICA BARILE – Questo dopo gli otto nomi forniti da Corda, che per Palazzi contengono notizie nuove e rilevanti. Esce anche l’accusa a Dellapiane, mentre per l’ex presidente del Teramo, Campitelli non c’è niente. La difesa del Teramo vuole puntare forte sull’incontro tra Di Nicola, Di Giuseppe e Barghigiani svolto a Teramo, dove era presente anche Campitelli e dove, secondo l’accusa, sarebbe stato scambiato il favore, con conseguente consegna del denaro. Stando a quanto riferito da Corda, al patron del Savola, Dellapiane, sarebbero stati consegnati ben 70.000 euro per la partita. Dellapiane continua a dichiararsi estraneo, anzi sorpreso e indignato poiché, secondo lui, l’inchiesta sarebbe da rivolgere a terzi a lui estranei. Queste le parole di Dellapiane: «La retrocessione del Savona avrebbe avuto conseguenze di natura economica, a mio carico, facilmente quantificabili in somme ben maggiori di quelle che avrei incassato dalla presunta combine. Sono dati di fatto, non illazioni». Secondo il patron, quindi, il tramite sarebbe Marco Barghigiani, lo stesso Marco che cita Di Giuseppe al telefono con Corda probabilmente. Corda non chiarisce però la situazione: «Non ricordo, se fosse Caleri o Barghigiani».