Torino, che disastro la gestione dello Stadio Filadelfia
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Torino, che disastro la gestione dello Stadio Filadelfia!

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Torino, dopo il rifacimento del campo principale dello Stadio Filadelfia, ora il problema riguarda il terreno di quello secondario

Ormai è da settimane che in casa granata ha tenuto banco la discussione riguardante il manto erboso dello Stadio Filadelfia. Dopo giorni in cui la prima squadra del Torino non riusciva ad allenarsi al Filadelfia, complici le pessime condizioni del manto erboso, il 10 settembre gli uomini di Mazzarri sono tornati ad allenarsi in un campo del tutto nuovo e rizollato. Ma ora il problema desta il campo secondario. Infatti, così come il primo, dopo parecchi allenamenti, ha incominciato a cedere e si sono create buche e avvallamenti del terreno. Insomma, impensabile che una squadra di Serie A del livello del Torino, non sia in grado di garantire due campi di gioco in buone condizioni. 

Stadio Filadelfia: usura o problemi strutturali del terreno?

A questo proposito, il giorno 10 settembre si è tenuto il CDA della Fondazione Filadelfia dove il neo presidente Luca Asvisio ha parlato della situazione del Filadelfia e del motivo del suo rizzollamento, ma soprattuto del motivo per cui il manto erboso non sia riuscito a reggere nell’arco di un anno. Riguardo a ciò, la Fondazione Fildelfia, si è difesa dicendo che il carico massimo di un campo in erba naturale, dovrebbe essere di 6-10 ore a settimana nei mesi autunnali e invernali, e di 15-20 ore a settimana nei mesi primaverili ed estivi. E, siccome per necessità di gioco queste limitazioni non possono essere rispettate, allora il campo andava rifatto del tutto per consentire ai giocatori di allenarsi nel miglior modo possibile evitando infortuni. 

Solo usura quindi? No, alla base ci sono seri problemi strutturali. E a questo proposito, il Corriere di Torino ne ha approfondito la questione. La responsabilità sarebbe da attribuire alla sabbia utilizzata per la semina del manto erboso, talmente fine che avrebbe impedito alle radici di saldarsi al terreno di gioco. La ditta in questione, Tecne Servizi, ha così proceduto al rizollamento del terreno del campo principale e ora si occuperà del campo secondario, in pessime condizioni.

Stadio Filadelfia: a chi spettano i costi di manutenzione?

Ancora da definire però il destinatario del costo dei lavori spetterà al club di Via Arcivescovado o a SCR. Infatti, a pochi giorni fa il presidente Asvisio, ha rilasciato presso La Stampa Torino, una serie di dichiarazioni in merito alla questione Filadelfia e del contratto tra la società che ha edificato lo Stadio e il Torino FC: «Si dovrà stabilire se a pagare l’intervento sarà il Torino di Urbano Cairo (inquilino, in quanto affittuario di un impianto non di sua proprietà), in quanto le spese di manutenzione sono a carico della società da contratto, o se invece i costruttori saranno ritenuti responsabili e dovranno quindi intervenire». 

Incredibile e paradossale questa situazione, soprattutto se pensiamo che il manto erboso non abbia retto nell’arco di un solo anno. Era infatti il 25 maggio del 2017 quando, dopo l’anteprima della giornata precedente, il nuovo impianto venne aperto ufficialmente al publico e inaugurato alla presenza di autorità e tifosi.