2014
Trapattoni: «Pronto a tornare. Conte ha ragione e Inzaghi…»
Le parole dell’ex ct dell’Irlanda tra Juventus, colleghi e Mondiali.
JUVENTUS TRAPATTONI – Della voglia di rimettersi in gioco di Giovanni Trapattoni vi abbiamo parlato intervistando in esclusiva l’intermediario che si è occupato della trattativa col Marocco, ma ora il tecnico è uscito allo scoperto rivelando in prima persona le sue intenzioni: «Il mio sogno è mettermi in gioco sempre. Mi piace dimostrare che non sono superato. In questi mesi ho avuto tanti contatti, non solo con Marocco e Costa d’Avorio», ha dichiarato Trapattoni ai microfoni di “Tuttosport”.
I BIANCONERI – L’ex ct dell’Irlanda ha parlato poi della Juventus e dei possibili rinforzi: «Drogba? Sul piano tecnico è un grandissimo attaccante, le qualità sono indiscutibili. Il problema, casomai, potrebbe essere mettere insieme troppi numeri uno nello stesso spogliatoio. Oggi bisogna acquistare giocatori intelligenti, non solo bravi. Va evitato il conflitto di protagonismo. La situazione economica attuale non è semplice per le squadre italiane. Anche io, ai miei tempi, dissi all’Avvocato Agnelli che volevo un certo giocatore. La sua risposta fu molto schietta: “Alla Fiat ho tremila cassintegrati, non possiamo permetterci questo calciatore”. Alla fine ne prendemmo un altro e vincemmo comunque tutto. Per vincere le Coppe servono tanti giocatori abituati a essere protagonisti con le proprie nazionali, ma Conte è sulla strada buona. Non mi sembra una Juve a fine corsa, ma fa bene Conte a chiedere qualcosa di più».
COLLEGHI – L’esperto allenatore ha parlato poi di alcuni colleghi, partendo da Inzaghi, destinato a prendere in mano le redini del Milan: «Pippo lo conosco bene e ha tutto per diventare un ottimo allenatore. Noi italiani abbiamo qualcosa in più in panchina. Ancelotti? Vederlo vincere col Real Madrid è stato bellissimo. Mi ha inorgoglito, perché noi italiani all’estero spesso subiamo tante critiche, invece… Lippi trionfa in Cina, Zaccheroni col Giappone, Capello ha vinto due campionati in Spagna, Spalletti in Russia. La nostra scuola di Coverciano resta la migliore: non è solo una questione di fortuna, come sento dire da qualcuno, è che noi siamo un po’ più attenti».
MONDIALI – Infine, Trapattoni ha parlato dei Mondiali e quindi delle prospettive della Nazionale italiana e delle altre selezioni: «Quarti di finale obiettivo minimo per l’Italia? Sono d’accordo, arrivando fino lì sarebbe giusto parlare di un buon Mondiale. L’appetito vien mangiando, ma il girone è duro: Inghilterra e Uruguay sono signore squadre. Brasile, Argentina e Spagna sono di un altro livello? Hanno grandi squadre, come sempre. Le nazionali sudamericane partono favorite, ma il discorso è quello che ho fatto prima parlando della Champions. Sei sei inferiore sulla carta, che fai, non scendi in campo? Ma non scherziamo, bisogna crederci sempre, nel calcio non c’è nulla di impossibile».