2014
Tre esordienti si prendono la scena
In prima pagina ci vanno Kingsley Coman, Jonathan De Guzman e Filippo Inzaghi
SERIE A COMAN DE GUZMAN INZAGHI – Poche ore al termine del tanto discusso calciomercato ed i non amanti della materia possono sentirsi liberi di esultare: il campionato è già iniziato ed è già realtà tangibile, si può dibattere di campo e non della veridicità – o meno – di presunte trattative. De gustibus. Prima giornata alle spalle: sono tre esordienti a ritagliarsi spazio sulle prime pagine sportive.
KINGSLEY COMAN – Talmente interessante da raffreddare il mercato in entrata della scudettata Juventus: che, a guardare le dotazioni d’organico, se vuole ancora vincere in Italia ed allo stesso tempo sorprendere in Europa, di un attaccante avrebbe bisogno eccome. Sono quattro: l’intoccabile Tevez, il buon Llorente, la grande scommessa Morata e quel Giovinco che in bianconero mai si è esaltato quanto ci si potesse attendere. O meglio, erano quattro: il francesino classe ’96 – sì, 1996 – ha dimostrato quantomeno di meritare menzione. Velocità, talento e personalità: Allegri gli dà subito spazio, lui risponde presente in quel del Bentegodi con una prestazione indiscutibile. Kingsley Coman, strappato a parametro zero dal Psg, può essere il nuovo colpo di Marotta se il nostro movimento calcistico nel suo complesso si renderà maggiormente disponibile ad accogliere – ed attendere – i giovani talenti.
JONATHAN DE GUZMAN – Il protagonista che non t’aspetti. Il Napoli distrutto dalla figuraccia del San Mamés si risparmia un ulteriore dolore passando al Marassi grazie alla rete del neoarrivo: De Guzman rileva uno spento capitan Hamsik alla mezzora della ripresa ed a recupero inoltrato trova lo spazio giusto per l’inserimento vincente. Regala un abbraccio ad un gruppo in cerca di collante e punti di riferimento e già mette in mostra la sua qualità essenziale: i tempi di gioco. L’olandese – nativo canadese, naturalizzato – è un centrocampista dalle discrete geometrie e qualità che invece eccelle nella scelta della posizione: nel 4-2-3-1 di Benitez sembra poter essere più alternativa di Hamsik che il tanto atteso mediano non approdato all’ombra del Vesuvio. In tal senso toccherà aspettare scelte del tecnico e risultanze del campo.
FILIPPO INZAGHI – Sì, proprio lui: il colabrodo emerso nell’intero arco del precampionato – stando a quanto lasciato in eredità dalla prima giornata, chiaramente una sola partita che non può fornire analisi definitive quanto invece considerazioni del tutto temporanee – sembra un lontano ricordo. Squadra piuttosto corta e compatta, capace di pungere sulle corsie laterali con rapidità d’esecuzione e discrete trame offensive senza perdere in termini di equilibrio: il tutto in attesa dei colpi dell’ultima ora, lì dove Van Ginkel, Fernando Torres (potenzialmente acquisto top della sessione estiva italiana) e Biabiany possono ulteriormente cambiare volto al (brutto) Milan visto finora. Tempo al tempo: gli stop e dunque gli scossoni non mancheranno, tutt’altro, ed è proprio lì che l’esordiente mister Filippo Inzaghi dovrà attingere dal suo bagaglio di equilibrio e mentalità vincente. Un’incognita interessante.