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Turnover servito, la Roma di Spalletti sorride con Grenier

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Il punto sulla vittoria della Roma di Spalletti in quel di Palermo: 0-3, ampio uso del turnover e scoperta di Grenier a centrocampo…

La Roma vince il posticipo domenicale con il Palermo per 0-3 nella serata della 28ª di Serie A e si mette alle spalle una settimana terribile. In ordine: sconfitta con la Lazio nel derby di Coppa Italia (gara d’andata), ko interno nello scontro diretto di Serie A contro il Napoli (1-2 all’Olimpico) e debacle in terra francese, a Lione, nell’andata degli ottavi di finale di Europa League (4-2 dopo il primo tempo chiuso sull’1-2 per la Roma). I giallorossi di Spalletti si scrollano di dosso il periodo mentale tutt’altro che positivo e riescono a far ripartire la marcia al secondo posto, rimettendo in fila il Napoli, secondo in classifica solo per un paio d’ore. Giusto il tempo del quarto gol in campionato di El Shaarawy, oggi schierato a mò di falso nueve in quello che si è poi rivelato un 3-5-2 nel primo tempo, visto che il Faraone agiva sulla stessa linea di Salah, mentre Nainggolan arretrava tra le posizioni di Paredes e Grenier. Proprio il francese, autore di una buonissima prestazione condita da un assist, è stato senz’altro tra i volti nuovi della sfida odierna e il segreto della vittoria esterna giallorossa.

Grenier, turnover, Dzeko: Spalletti fa bella la Roma post-Lione

Già, poiché Spalletti, tecnico che fin qui aveva utilizzato meno di tutti in Serie A il turnover e, forse, (anche) per questo bacchettato da alcune frecciatine di Pallotta, cambia tutto nel pre-partita del Barbera. Squadra cambiata per 6/11 rispetto all’undici titolare che ha perso 4-2 in casa del Lione. Fin qui erano 22 i calciatori schierati in 27 turni di Serie A, tra cui appunto Grenier, che fino a questo momento avevamo visto solamente per uno spezzone di gara contro la Fiorentina poco dopo il suo arrivo. E proprio il centrocampista francese disegna una prestazione importante, sia pur limitata da una condizione fisica non proprio al top che gli farà lasciare il campo dopo un’ora di gioco per far posto a Dzeko. Gara del francese condita da uno splendido assist per El Shaarawy, così come altre giocate non sfruttate dallo stesso Faraone e poi Nainggolan. Una Roma stanca nel secondo tempo, come a Lione, tenuta in piedi da Szczesny che ha fatto le prove generali del miracolo prima del raddoppio di Dzeko. Gara poi chiusa nei minuti di recupero da Bruno Peres, fino a quel momento tra i peggiori in campo. Per Dzeko, invece, i numeri parlano chiaro: 20esimo in Serie A, 30esimo stagionale e quarto gol in carriera al Palermo, sua vittima preferita. E sorride anche lui per la brillantezza della Roma in versione turnover: del resto, se entra e fa gol del genere…