2012
Udinese, Guidolin: “Dobbiamo cambiare marcia”
Alla vigilia della partita casalinga contro l’Inter, che profuma di scontro diretto per un posto in Europa, Francesco Guidolin è intervenuto in conferenza stampa: “Noi proviamo a cambiare marcia, siamo consapevoli che a Verona abbiamo avuto fortuna in un primo tempo brutto e che il Chievo meritava qualcosa in più per le occasioni. Siamo consapevoli che ci vuole ben altro per far bene con l’Inter, ne siamo consci perché l’abbiamo riconosciuto all’interno del nostro spogliatoio con molta serenità. Ci proviamo ma non è semplice. Abbiamo bisogno di un cambio di marcia, di una partita perfetta, di salute. Abbiamo bisogno di non sbagliare niente e di andar forte. La benzina la squadra ce l’ha, perché secondo me dal punto di vista della forza e dell’aspetto fisico ha ancora risorse”, ha dichiarato il tecnico.
L’allenatore del club friulano ha poi proseguito: “Quella è fondamentale, così come l’attenzione, la concentrazione e la voglia di fare un’impresa, perché pensare di battere le grandi squadre è un’impresa. Poi ci sarà la gara, il campo, la giocata di un campione, chi lo può dire. Certo che la determinazione è importante, così come la motivazione e la tensione agonistica. Noi dobbiamo ricordare sempre che l’Udinese nella sua storia non ha mai lottato per due anni di fila per la Champions League, forse quattordici anni fa quando con Zaccheroni arrivò terza. È la seconda volta nella storia dell’Udinese, questo ci deve inorgoglire e dare forza. A inizio anno eravamo la squadra a cui tutti hanno detto che rischiava perché nell’ultimo periodo chi fa i preliminari di Champions poi retrocede. Sampdoria e Chievo sono squadre che somigliano all’Udinese per forza e dimensione. Noi siamo in lotta da due anni di fila e le energie nervose le dobbiamo avere, però non credo che sarà per quello che perderemo o vinceremo, sarà sempre la qualità delle squadre, delle contendenti, che farà la differenza in questo finale di stagione. Per me pensare che da due anni la nostra squadra è lì è motivo di grande orgoglio, di grande motivazione e di grande entusiasmo. Non so per voi ma per me è così. Non so se arriveremo a centrare nuovamente l’Europa, ma è un dato di fatto che, a venti giorni dalla fine della battaglia, siamo ancora lì”.
“Domizzi? Per me non ci sono scorie, non c’è niente. Il capitolo è chiuso. Di Natale? Abbiamo bisogno della sua classe, qualità, inventiva, talento e capacità. A Verona, quando l’ho visto smarcarsi sul lancio finale, pensavo che ce l’avremmo fatta. Di solito non sbaglia, ma è un uomo anche lui. La settimana che abbiamo vissuto insieme l’ha vissuta anche lui e il peso di un campionato nelle gambe lo sente anche lui. Però, secondo me, Totò è uno di quelli che sta meglio”, ha aggiunto Guidolin in merito ai sue due giocatori.
Circa la lotta per il terzo posto, ecco l’analisi del tecnico: “Sarebbe bello un arrivo in volata, vorrebbe dire rimanere lì fino all’ultimo. Magari fosse così. Abbiamo avuto un campionato pieno di insidie e trabocchetti e abbiamo fatto un grandissimo girone di andata e un girone di ritorno non bello, ma abbiamo ancora la possibilità di fare dei punti e quindi proviamo a fare il meglio che possiamo. Delle altre non rispondo, non sarebbe corretto”.
Infine, quella sull’Inter: “L’Inter è una squadra di campioni e quindi bisogna fare la gara perfetta, senza sbavature. I nerazzurri sono capaci di fare qualsiasi risultato su qualsiasi campo, quindi dovremo essere al top”.