Uruguay, gli "italiani" avvisano: «Vinceremo in contropiede» - Calcio News 24
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2014

Uruguay, gli “italiani” avvisano: «Vinceremo in contropiede»

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Le parole di Muslera, Lugano, Gargano e Forlan in vista del match contro gli azzurri.

MONDIALI ITALIA URUGUAY MUSLERA – Archiviato il secondo turno della fase a gironi per il Gruppo D, cresce l’attesa per la sfida tra l’Italia e l’Uruguay, un match da “dentro o fuori” per le due selezioni. A tal proposito è intervenuto Fernando Muslera: «Batteremo l’Italia con le sue armi storiche: difesa e contropiede. Sarà durissima, non c’è spazio per fare calcoli. O vinciamo, o andiamo a casa. Ma in queste condizioni estreme noi diventiamo ancora più pericolosi. La nazionale di Prandelli è forte. Buffon è un mito; Pirlo è il punto di partenza di tutte le manovre e il gruppo Juventus rappresenta l’anima della squadra», ha dichiarato il portiere uruguaiano, come riportato da “La Gazzetta dello Sport”.

IL DIFENSORE – Poi è stato il turno del difensore Diego Lugano, che però darà forfait per un infortunio alla caviglia: «Noi siamo l’Italia del Sudamerica. Abbiamo le stesse origini, lo stesso modo di amare il calcio. Dal punto di vista tattico, invece, abbiamo preso strade diverse. Gli azzurri grazie a gente come Pirlo, Thiago Motta e Verratti, uno destinato a diventare una stella, hanno scelto di fare possesso palla. Per noi è meglio così. Contro la Costa Rica siamo andati in confusione perché avevano dieci avversari fissi dietro la linea della palla. L’Italia invece ama attaccare, ama comandare il gioco. Bene così. Potremo difenderci e fare contropiede. Uno schema perfetto per attaccanti come Cavani e Suarez».

IL CENTROCAMPISTA – E Walter Gargano, che ha annunciato di giocare anche il prossimo anno con il Parma, ha aggiunto: «Ero convinto che saremmo andati avanti insieme. Invece ora ci aspetta uno spareggio. Noi lasceremo l’iniziativa a Pirlo e compagni. Punteremo sul contropiede. Un’idea tattica che ha sempre funzionato. Non dimenticatevi che l’Italia di Marcello Lippi ha alzato la Coppa nel 2006 grazie a una difesa imbattibile e alle ripartenze. La squadra di Prandelli, invece, è più divertente. Ma nel calcio alla fine conta solo vincere».

L’ATTACCANTE – Infine, Diego Forlan, che focalizza la sua attenzione su Mario Balotelli: «Mario è un grande bomber, ma anche un attaccante come si può dire: “intermittente”. Può inventare di colpo una magia o sparire per tutta la partita».