2015
Ventura: «Torino? Un mondo da capire»
E sul mercato: «Ci serve un rinforzo, rosa completa»
Idee e obiettivi chiari per il Torino in vista della prossima stagione. Lo confermano le parole dell’allenatore Giampiero Ventura ai microfoni di SkySport: «Vogliamo confermarci agli stessi livelli delle ultime stagioni. Siamo molto contenti del ritiro a Bormio: è una location straordinaria, la gente ci ha accolto benissimo. Tutto funziona bene, speriamo di tornarci l’anno prossimo e in futuro. E’ un posto ideale per il ritiro».
LA “GRIGLIA” – Il tecnico granata ha parlato poi dei top club e degli scenari per la corsa al titolo: «Sarà un campionato equilibrato: la Juventus ha perso giocatori importanti, ma ne ha presi altri di buon livello e dovrà lavorare molto per restare al vertice; Sarri potrà fare bene al Napoli; la Fiorentina ha preso Paulo Sousa, un allenatore preparato, ma che potrebbe avere difficoltà alla sua prima stagione in Italia. La Roma, invece, è un’incognita: durante il primo anno sembrava tutto coriandoli e stelle filanti, poi l’anno scorso è andata come è andata. Quest’anno ci saranno meno coriandoli e stelle filanti. Spero ci sia la conferma del mio Torino. La sorpresa? Il Milan: Mihajlovic è un allenatore importante, potranno fare bene, ma potrebbe spuntare una squadra di cui nessuno parla».
MONDO GRANATA – Infine, ha parlato dell’ambiente granata e del lavoro del presidente Cairo e del centrocampista Benassi: «Torino va capita, se non ci riesci non puoi lavorare qui. C’è un mondo da conoscere, bisogna capire cosa significa la maglia granata per la sua gente. L’obiettivo è andare in Europa. Cairo? Può diventare un ottimo presidente. Siamo passati da una squadra di prestiti ad un gruppo giovane, di prospettiva e di proprietà. La rosa è completa, manca solo un tassello, un giocatore rapido e che sappia attaccare la profondità. Benassi? Era ad un bivio: o andarsene dopo le critiche o sfruttarle per crescere. Sono convinto che possa diventare un grande giocatore, perché ha capito le critiche ed è cresciuto».