Vicario: «La Premier era quello che volevo. Il Tottenham in testa: continuiamo così» - Calcio News 24
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Vicario: «La Premier era quello che volevo. Il Tottenham in testa: continuiamo così»

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Guglielmo Vicario, portiere del Tottenham, si è raccontato a La Gazzetta dello Sport a due mesi dal suo arrivo in Premier League

Guglielmo Vicario è il portiere del Tottenham che sta guidando la Premier League. Ecco le sue parole a La Gazzetta dello Sport.

MIGLIOR PORTIERE IN INGHILTERRA«Non mi soffermo troppo sulle statistiche».

LA PREMIER LEAGUE«Questo era quello che volevo e non ho voluto ascoltare niente altro. Appena ho saputo che c’era l’opportunità di venire qui avrei firmato col sangue, sarei venuto a piedi dall’Italia. Sono contentissimo di giocare nel campionato più bello del mondo. Me lo dico ogni giorno, appena suona la sveglia della mattina: vai al campo perché c’è da giocare nel campionato più bello del mondo».

IL TOTTENHAM «Sono arrivato con grande voglia e non ponendomi dei limiti. Sono entrato in una mentalità differente, sia per me che per la squadra: è quella che ha portato quest’anno mister Postecoglu, una che ci vede tutti partecipi e coinvolti con un grande spirito di squadra. É quello che dobbiamo mettere in campo giorno dopo giorno: penso che per il momento i frutti del lavoro si stiano vedendo, ma valuteremo più avanti. Bisogna continuare a spingere, perché adesso il ferro è caldo e va battuto».

UDOGIE «Penso che questo sia il suo campionato. L’aveva già dimostrato in Italia, ma qui le sue doti di atletismo e di lettura di certe situazioni, quando può attaccare le linee, lo mettono ancora più a suo agio. É un giocatore box-to-box, ha una grande facilità di corsa e di impegnarsi. Io cerco di coccolarlo un po’, essendo più grande di lui: abbiamo un gran rapporto e sono contento che stia andando alla grande».

POSTECOGLU «É un grandissimo comunicatore. Una persona molto credibile nei fatti e nelle parole, nel modo che ha di preparare le partite sul campo e anche a livello mentale. Penso sia un grande leader, il nostro primo leader. A lui va il merito di aver creato questa atmosfera, che però va alimentata ogni giorno col duro lavoro. Proprio come ci chiede lui».