29 agosto 1993, il 5-2 illusorio dell'Atalanta di Francesco Guidolin
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29 agosto 1993, il 5-2 illusorio dell’Atalanta di Francesco Guidolin

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atalanta 1994

L’inizio convincente dell’Atalanta di Guidolin contro il Cagliari: un 5-2 illusorio di una stagione finita con la retrocessione in Serie B

Stagione 1993-1994, il presidente Percassi è convinto di poter fare finalmente il salto di qualità all’Atalanta. Dopo una grande annata con Marcello Lippi (fatta di catenaccio, imbattibilità interna e una UEFA sfiorata per un solo punto), arriva in panchina Francesco Guidolin: allenatore che nonostante i 38 anni aveva proposto un Ravenna offensivo e spettacolare, ciò che voleva Antonio per la sua Dea.

La campagna acquisti fu tanto spettacolare quanto incoerente analizzando le idee tecniche di Guidolin in correlazione con la rosa presentata. Certo, fu ingaggiato per 4,5 miliardi di lire il campione francese Franck Sauzée dal Marsiglia fresco di Champions, ma il parco giocatori è rimasto lo stesso dell’annata precedente: compreso anche il duo Ganz-Rambaudi e qualche giovane interessante proveniente dalla banda Prandelli. Il tutto in un 4-4-2 che ai tempi era un modulo abbastanza offensivo.

29 agosto 1993, l’inizio è una vera e propria illusione: 5-2 ai danni del Cagliari con gol di Scapolo, Rambaudi, autogoal di Villa e doppietta di Ganz nonostante i sardi avessero tentato la rimonta con Valdes. Soddisfazione allo stadio di Bologna (campo neutro per i fatti di Brescia), ma sarà soltanto un fuoco di paglia: 21 punti, retrocessione in Serie B, l’esonero del tecnico e l’inizio del ciclo targato Ivan Ruggeri.