2011
Bologna, Guaraldi: “Nessuna rottura con Ramirez”
Albano Guaraldi, presidente del Bologna, ha visto bene la squadra impegnata in Coppa Italia, vittoriosa per 2-1 contro il Padova: “Come abbiamo visto tutti, nel primo tempo i giocatori erano un po’ appesantiti probabilmente da un ritiro con una preparazione pesante. E’ stata la prima partita importante, visto che non avevamo fatto amichevoli di un certo tipo e quindi non avevamo ancora giocato su un campo regolamentare. Il primo tempo ha lasciato un po’ a desiderare, mentre nel secondo abbiamo recuperato. Non siamo ancora a punto, ma nella ripresa, nonostante il caldo, abbiamo dimostrato di saper fare un buon gioco. Perez, tra l’altro, come ha detto il mister non era ancora preparato, ma è stato fatto giocare 60 minuti per prepararlo in vista della Roma. L’importante, comunque, è aver passato il turno: essendo la prima partita importante, sono soddisfatto”. La società non è disposta a mettere in secondo piano l’impegno nella coppa: “Per quanto riguarda gli obiettivi, noi vorremmo puntare su tutti. Penso che il prossimo turno dovremmo passarlo, poi arriverà la Juventus e lì vedremo come sarà la squadra. L’obiettivo, come tutti gli obiettivi, è importante. L’organico di quest’anno, a meno di uscite di alcuni giocatori, non è sottodimensionato. Certamente la priorità è il campionato e non la Coppa, che viene messa in second’ordine: ma questo non vuol dire che non ci batteremo anche per quella”. Il discorso vira poi sulla situazione legata al futuro di Gaston Ramirez: “Non c’è una cosa che mi ha dato fastidio in particolare. Non mi è piaciuto l’approccio prima del procuratore e poi del ragazzo direttamente dall’Uruguay, quando ancora non era in ballo la cessione del giocatore perchè i tempi erano ancora acerbi. Queste polemiche, un po’ sterili, sono partite quindi dall’Uruguay”. Guaraldi difende la salute dei rapporti con il giocatore uruguaiano: “A livello di dirigenza non si è rotto niente. E’ un ragazzo di vent’anni, che promette e con il quale ci vuole la pazienza che serve con i ragazzi della sua età : la gioventù ha tanti pregi, ma a volte anche dei momenti di esuberanza. Va trattato come un ragazzo di vent’anni voglioso di crescere e di fare. Per quanto riguarda la squadra, viene coccolato e tutti gli hanno parlato e spiegato che Bologna è la squadra giusta per poter ancora crescere, migliorarsi ed essere pronto per un grande club. Lui ha l’irruenza e la voglia di fare tipiche dei vent’anni e quindi ci sono diversità d’opinione con gli altri giocatori, più anziani, esperti e più del mestiere che gli spiegano alcuni concetti che lui fa fatica in questo momento a recepire e a digerire. Ma io credo che alla fine sia tutto risolvibile”, le parole raccolte da TeleSanterno.