2015
Lega: Juventus, Roma e Bologna alleate | Ts
Agnelli trova appoggio da Pallotta e Saputo: ecco il loro progetto
La riforma del calcio italiano non passa per l’Italia: il percorso intrapreso da Andrea Agnelli, presidente della Juventus, che non ha trovato alleati tra gli altri presidenti italiani di Serie A, ha adesso due nuove figure: James Pallotta, italo-americano presidente della Roma, che vive a Boston, e Joey Saputo, italo-canadese proprietario del Bologna, che vive a Montreal. Città lontane da Torino, ma allo stesso tempo vicine: Agnelli con i due condivide una comune visione del calcio, uno sport che, secondo le idee, dovrà essere in futuro basato sempre più sulla capacità di gestione che sui risultati sportivi. Insomma: introiti basati sulla capacità di saper fare soldi e non semplicemente sugli altalenanti risultati delle varie stagioni.
ASSE JUVENTUS/ROMA/BOLOGNA – Non è un caso che Agnelli abbia chiesto una riforma del calcio “all’americana” (basata cioè sui grandi campionati professionistici USA), esattamente come Saputo (che è anche proprietario del Montreal Impact, in Major League Soccer) e Pallotta. Non è nemmeno un caso che tutti e tre i dirigenti credano fortemente nell’importanza degli impianti nuovi e di proprietà: Agnelli ha lo Juventus Stadium, Pallotta avrà un nuovo stadio per la Roma, Saputo ha appena rimaneggiato il Dall’Ara ma punta a qualcosa di più. Il sunto della questione, rileva Tuttosport, è proprio nelle parole di Saputo: «Agnelli mi ha detto: “Joey, non posso cambiare il calcio da solo”. Andrea ha ragione quando dice che una squadra forte non serve, se la Lega è debole. Gli stadi vanno rifatti, sono brutti e vuoti». Molto in effetti difficile dargli torto…