Bacchetti, De Rossi e Calderini: «Venuti a Catania a prescindere dalla categoria» - Calcio News 24
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2015

Bacchetti, De Rossi e Calderini: «Venuti a Catania a prescindere dalla categoria»

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Presentati a Torre del Grifo i primi tre acquisti arrivati in Sicilia prima della sentenza

Nella giornata in cui si terrà l’udienza della Corte Federale d’Appello (richiesta la riduzione di sette punti di penalità) ed in attesa che vengano ufficializzati gli arrivi di Ivan Castiglia, Stefano Ferrario ed Alessandro Bastrini, in casa Catania vengono presentati alla stampa,nella splendida location di Torre del Grifo, le prime tre new entry messe a disposizione del tecnicoPippo Pancaro: si tratta dei difensori Loris Bacchetti ed Andrea De Rossi,nonché dell’attaccante Elio Calderini, arrivati in Sicilia prima ancora della sentenza di Primo Grado. Queste le parole dei tre calciatori rilasciate ai microfoni dei cronisti.

BACCHETTI: «Sono un difensore centrale mancino classe 93 e la mia storia calcistica nasce nelle giovani del Pescara. Dopo aver fatto un anno alla Sampdoria, dove ho militato con gli Allievi Nazionali e la Primavera, sono tornato coi i biancazzurri allenati da Zeman, stagione culminata con la promozione in A. Ho fatto qualche presenza in B con il Lanciano, per poi passare al Catanzaro in Lega Pro trovando più spazio. Lo scorso anno ho giocato a Castellammare di Stabia e ad Ancona, giocando poco a causa di un infortunio alla schiena. Alla chiamata del Catania sono partito subito, venendo qui in prova tre giorni, senza sapere la categoria dovrei avrei giocato. La piazza di Catania non si rifiuta ed è un passo importante per la mia carriera. Sapevo che ci aspettava una stagione complicata con una penalizzazione importante. La penalizzazione? Sono dispiaciuto perché potrebbe compromettere la possibilità di una promozione diretta, ma non siamo spaventati. I tifosi possono apprezzare la nostra scelta di venire qui prima ancora di sapere la sentenza».

DE ROSSI: «Ringrazio la Società per avermi dato quest’opportunità. Per me è un onore indossare questa maglia e far parte di questo progetto di ricostruzione. Ho iniziato militando per sei anni nelle giovanili della Roma. A Perugia ho poi giocato in Prima Squadra in C1 e C2. Subito dopo ho fatto una breve parentesi a Benevento, per poi ritrovarmi ad Agrigento dove abbiamo vinto il campionato l’anno scorso. Mio cugino Daniele? Era contento della mia destinazione. Il cognome che porto è molto pesante e non mi ha mai aiutato. Io sono Andrea. La penalizzazione? Non mi preoccupa. So che i tifosi sono scossi, ma noi onoreremo la maglia e cercheremo di riportare il Catania nelle categorie più consone. Il nostro pubblico ci può aiutare».

CALDERINI: «Ho 27 anni ed ho iniziato vicino casa mia, a Perugia. Ho girato diverse squadre, quasi tutte di Serie C, con brevi parentesi anche in B senza esordire. Alla chiamata del Catania non ci ho pensato su un secondo. Questo club con la Lega Pro non c’entra niente. E’ una chance importante ed il progetto è ambizioso. Prima punta? Non lo sono, ma faccio quello che mi chiede il mister. Ovvio che un attaccante di ruolo ci farebbe comodo. Penalizzazione? Non è semplice, ma conosco il campionato e la squadra che si sta formando è di categoria. Siamo partiti un po’ in ritardo con la preparazione, ma per l’inizio del campionato ci faremo trovare pronti».

Dal nostro corrispondente

Andrea Mazzeo