2015
Udinese, Stramaccioni a Sky: «Incontrerò Pozzo a breve»
Il tecnico: «La società deve continuare con chi sposa il progetto»
La sua Udinese è caduta 4-3 contro il Cagliari, ma Stramaccioni adesso pensa al futuro. Il tecnico dei friulani inizia parlando dei tifosi arrivati a Cagliari, ai microfoni di Sky Sport: «Vedere i tifosi ancora qui oggi è una grande testimonianza, i tifosi vanno ancora ringraziati, ci sono stati sempre vicini in questa stagione, mi ha fatto molto piacere che mi hanno chiamato sotto la curva, e mi è costato anche una giacca (ride,ndr). Noi eravamo andati subito in svantaggio con questo uno-due del Cagliari, e abbiamo messo tutto in campo per pareggiare, ci siamo andati vicini. Peccato che abbiamo preso gli ultimi due gol, ma penso che abbiamo cercato in tutti i modi con un risultato positivo, con l’infortunio di Widmer avevamo nove infortunati. Anzi, faccio i complimenti a Pontissimo, un ragazzo friulano che si è fatto trovare pronto».
FUTURO – Poi, sul futuro: «Direi di non parlarne, nel senso che a brevissimo incontrerò la famiglia Pozzo. E’ una stagione che sapevamo essere complicata, perchè questa è una stagione di ricostruzione di un ciclo molto importante. Abbiamo centrato la salvezza con anticipo, abbiamo messo in mostra tanti giovani, ho ringraziato il pubblico, e sono sereno. A breve mi incontrerò con i Pozzo. Io mi sono espresso su quello che penso dell’Udinese, con chiarezza e serenità, perchè siamo in ottimi rapporti, poi è sacrosanto che la società faccia le sue valutazioni e che continuerà con chi condivide al cento percento le sue idee. Addio scontato? C’è grande serenità e rispetto, ho un ottimo rapporto con i Pozzo. Loro conoscono il mio pensiero sulla squadra, sul progetto in cui credo tanto. Con Gino Pozzo ci metteremo seduti e ci confronteremo ancora una volta. Credo che sia giusto che sul futuro si pronunci la proprietà. Io sono stato portato ad Udine dalla famiglia Pozzo su un progetto di due anni. Abbiamo finito il primo, parlo tanto con loro, e adesso ci sarà l’incontro. Dopo la società annuncierà quello che la società desidera fare, non mi sembra giusto espormi. Adesso abbiamo centrato l’obiettivo, adesso bisogna mettersi seduti e decidere il futuro. Io in disaccordo con la società? Credo sia giusto. Sono legato ai ragazzi, ma in questo credo sia normale che un allenatore a fine anno tiri delle somme, e che esponga quello che pensa».