2014
Ajax, De Boer: «Giovani in prestito? Sbagliato, meglio squadre B»
L’analisi del tecnico olandese sulla valorizzazione dei giovani.
AJAX DE BOER – Quando si parla di valorizzazione dei giovani il pensiero vola dritto all’Ajax, che negli anni ha costruito un settore giovanile invidiabile e dal quale sono emersi alcuni tra i migliori prospetti internazionali. Ne ha parlato l’allenatore Frank De Boer, che ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato la crisi del calcio italiano: «Normalmente, un ragazzo di 17-18 anni con potenzialità gioca qualche partita con lo Jong Ajax, la nostra seconda squadra, nel secondo campionato olandese. Nello Jong Ajax un ragazzo può giocare contro gli adulti e noi vediamo come reagisce. Lo facciamo anche allenare qualche volta con la prima squadra: se regge il livello, significa che è pronto. No, l’età non importa. Si può essere da prima squadra a 17, 18, 19 anni. I ragazzi da voi vanno in prima squadra e non giocano, non affrontano la competizione. Per noi è ottimo avere una squadra nel secondo campionato olandese. Se mandi un ragazzo in prestito, non sai mai come si allenerà né se giocherà nel ruolo giusto. All’Ajax a volte facciamo dei prestiti ma in generale la seconda squadra è la soluzione migliore: permette ai ragazzi di usare le nostre strutture e giocare nel nostro sistema».
GLI STRANIERI – E sulla questione degli stranieri De Boer ha spiegato la linea adottata in Olanda e che potrebbe risultare utile per il campionato italiano: «Noi guardiamo prima agli olandesi per una questione di identità del club e, in generale, compriamo all’estero solo se non abbiamo soluzioni nazionali. Ecco, a volte puntiamo sugli scandinavi, che si inseriscono bene nella nostra cultura. Sì, spendiamo molti soldi e molti sforzi per l’academy, il nostro settore giovanile. Cresciamo giocatori, l’obiettivo è che siano pronti per rimpiazzare i nostri migliori talenti quando li cediamo all’estero».
RETROSCENA – Infine, De Boer ha smentito le voci riguardanti l’interessamento di Inter e Tottenham nei suoi confronti: «Sto già lavorando per la prossima stagione. Avevo detto che, se fosse arrivata l’offerta di un club, l’avrei considerato. In realtà però non vedo molti club che possano diventare opportunità interessanti… e poi in fondo io sto bene qui».