"Euro-Dea Mai Sola". La storia dell'Atalanta scritta tutti insieme
Connettiti con noi

Atalanta News

“Euro-Dea Mai Sola”. La storia dell’Atalanta scritta tutti insieme

Pubblicato

su

atalanta

L’Atalanta scrive nuovamente la storia andando ai Quarti d’Europa League: una pagina che poteva essere scritta solo tutti insieme

Storia. Non c’è bisogno di dire altro su quella che è stata la serata di ieri dell’Atalanta tutto all’insegna delle emozioni e di quell’identità che ha sempre rappresentato questa squadra: blocco forte o no, il suo popolo rappresenta l’inchiostro che quella penna ha bisogno per tracciare i suoi racconti più gloriosi.

Metaforicamente si è ancora freschi del ricordo di Akira Toriyama, tanto che Atalanta Sporting si potrebbe paragonare allo scontro tra Kid Bu e Goku: il favorito contro chi aveva bisogno di spingersi oltre il suo livello pur di avere la meglio, seppur le fusioni non fossero bastate a sconfiggere la creazione del Mago Babidi (e in più ci si mette qualche palo al primo duello).

C’è chi riesce a farcela da solo, e chi invece per tirare fuori la Genkidama della vita ha bisogno dell’energia proveniente dalla gente, con il tifo della Dea che alza le mani al cielo dove l’energia stessa passa attraverso i propri colori: il bianco che si trasforma in una frase dove racchiude tutto “Mai Sola”, coreografia che farà molto parlare di sé negli anni a venire. Energia coreografica tramutata poi in voce, dove basta un attimo per accendere l’animo dei tifosi nerazzurri.

Il Kid Bu portoghese parte molto forte e sembra spazzare via ogni speranza orobica, ma l’Atalanta reagisce, tirando fuori un grande calcio e pareggiando prima con Lookman e poi passando in vantaggio con Scamacca. Una supremazia che sta facendo ricredere i detrattori, un po’ nella nemesi di Vegeta che al sol vedere colui che ha sempre invidiato vincere, ammeterá che esso è più forte di lui seppur sia il Principe dei Sayan.

Alle 22:50 l’Atalanta è ufficialmente ai Quarti di Finale d’Europa League, dove tutto è racchiuso in tre semplici fotogrammi: i fuochi d’artificio al Baretto visibili dallo stadio, la festa negli spogliatoi della squadra e l’incitamento di una bandiera come Cristian Raimondi nell’unire squadra e tifosi sotto la Nord, sottolineando un legame che nessuno deve spezzare. L’Atalanta senza il suo tifo non è nulla, dove solo l’unione può creare una Genkidama talmente grande da rendere possibile l’impossibile, e la storia su quel libro non ha ancora messo la parola fine.