Beppe Severgnini: «Calciatori giovani, ricchi e soli. Le scommesse nascono da qui»
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Beppe Severgnini: «Calciatori giovani, ricchi e soli. Le scommesse nascono da qui»

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Le parole di Beppe Severgnini sul caso Scommesse: «Ragazzi molto giovani, molto ricchi, molto soli, chiusi nel loro mondo»

Sul Corriere della sera, Beppe Severgnini in prima pagina avvia una riflessione sui fatti degli ultimi giorni intitolata «Giovani, ricchi, soli. I calciatori e l’azzardo». L’incipit del pezzo è questo: «Scandalo calcioscommesse» è un’espressione che sa di muffa.

Ci siamo già passati, abbiamo aperto e richiuso quei cassetti, speravamo di non dover sentire più quell’odore. E invece, rieccoci. Sandro Tonali, Nicolò Fagioli, Nicolò Zaniolo, in modo diverso e a vario titolo, sono accusati di aver scommesso su piattaforme illegali, sebbene il Codice della Giustizia Sportiva (art.24) vieti le scommesse ai tesserati». La sua analisi va oltre gli eventi e si appoggia su ciò che gli ha raccontato recentemente un allenatore di Serie A riguardo a «ragazzi molto giovani, molto ricchi, molto soli: «Finiscono l’allenamento e si buttano sul telefono. In viaggio, hanno le cuffie in testa. Ognuno nel suo mondo, in cui per noi è difficile entrare».