Serie A
Cabrini analizza l’Italia: «Gattuso sta facendo prove importanti. Haaland? Non è l’unico pericolo. Spirito di rivalsa? Normale, ma sarà molto difficile. E su Pio e Camarda»
Cabrini analizza l’Italia: l’ex terzino della Juventus e campione del mondo dell”82 ha commentato su Tuttosport la crescita della Nazionale
La Nazionale è stata casa sua, tanto da avere partecipato al Mondiale del 1978 quando ancora non era un titolarissimo nella Juventus. Campione del mondo del 1982 (in gol con l’Argentina), Antonio Cabrini parla su Tuttosport della situazione e delle prospettive degli azzurri.
GATTUSO – «Sta facendo quello che tutti gli chiedevano nel momento in cui è diventato il ct, cioè vincere. Però le partite che contano davvero non sono queste ma quelle che a marzo ci dovranno portare alla fase finale del Mondiale».
CAMBIARE MODULO DI PARTITA IN PARTITA – «Io in realtà penso che Gattuso stia facendo delle prove, in vista di quelle gare che contano di cui parlavo prima. È arrivato in un momento particolare e ha bisogno di valutare alcune situazioni nel settore arretrato: credo voglia capire quali giocatori gli possano dare più garanzie a livello di tenuta difensiva».
SPIRITO DI RIVALSA DOPO OSLO – «Beh, questo è normale. Però sarà molto difficile, secondo me: mi aspetto una gara tosta anche a San Siro. La Norvegia non è più la squadra modesta che era una volta. Haaland ce l’hanno loro e qualcosa vorrà pur dire».
COME SI FERMA HAALAND – «Difficile da dire. I difensori azzurri dovranno puntare sulle proprie caratteristiche e dare il massimo: parliamo di un grande giocatore, di livello internazionale. Ha una forza impressionante, e non è nemmeno l’unico. La Norvegia non è solo Haaland, questo è il vero punto: ha tanti calciatori forti, che giocano in Premier League o comunque ai massimi livelli in giro per l’Europa».
OGGI LA NORVEGIA È PIÙ FORTE DELL’ITALIA – «Beh, il calcio è così, le cose cambiano: bisogna dare atto ad alcuni Paesi di aver creduto nelle proprie capacità e forse anche nei propri uomini, ottenendo di conseguenza dei grandi risultati. E a questo punto possono vantare nazionali di tutto rispetto».
ANDREMO AL MONDIALE – «Mi auguro che arrivi, ovvio. Ma avremo avversari che non ci regaleranno niente. Servirà una Nazionale che pensi di poter essere protagonista. E soprattutto che sia in grado di esprimersi a un certo livello sul campo».
DIMARCO – «Di sicuro è uno di quei giocatori su cui Gattuso può fare affidamento. Dà qualcosa in più a tutta la squadra, è un valore aggiunto».
ESPOSITO E CAMARDA – «Di certo non abbiamo avuto nomi eccellenti lì davanti negli ultimi tempi, a livello di Nazionale. E quindi qualsiasi novità, in termini di giovani talenti, può rappresentare una svolta e far sperare in meglio. Poi bisognerà vedere che impatto potranno avere questi ragazzi sulla squadra azzurra, ora che si farà sul serio e ci si giocherà la qualificazione».
POCO TALENTO IN ITALIA – «È una questione di scelte, di puntare sui giovani. Quando in Italia si deciderà di far giocare ragazzi che possono crescere e diventare campioni, anziché lasciarli sistematicamente in panchina, allora ne beneficerà anche la Nazionale».
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