Calcioscommesse, Marco Paoloni: «Tutti scommettono, anche in Serie A»
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Calcioscommesse, l’ex portiere squalificato Paoloni: «Scommettono anche in Serie A»

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Calcioscommesse: le dichiarazioni shock dell’ex portiere, squalificato nel 2011, Marco Paoloni nel corso di una intervista

Cresciuto nelle giovanili della Roma, Marco Paoloni era all’inizio degli anni 2000 uno dei portieri più promettenti del panorama italiano, fino ad arrivare alla convocazione in Under 19. Poi la caduta nelle serie minori, fino alla squalifica finita di scontare nel 2016 nell’ambito dell’inchiesta del calcioscommesse del 2011 (tra le accuse, quella di aver cercato di avvelenare i compagni di squadra alla Cremonese con dei calmanti per perdere una partita). Oggi Paoloni racconta ai microfoni di Storytel, il podcast dedicato ai rapporti tra calcio e malavita, la propria esperienza, cominciata semplicemente con una passione e diventata poi una vera e propria malattia compulsiva: «In quegli anni ho perso 500mila euro: scommettevo e millantavo di aggiustare i risultati per liberarmi dei creditori. In realtà io però non ho mai truccato una partita e non ho mai avvelenato i miei compagni di squadra, come avrei potuto?».

Paoloni continua a professare la propria innocenza e valuta la possibilità di fare causa alla FIGC per danni subiti, ma rivela pure qualcosa di sconcertante: «Nel mondo del calcio al 99% scommettono tutti, pure in Serie A, ma sono stato punito soltanto io (in verità la schiera degli squalificati sarebbe lunghissima, ndr). In Federazione ci sono cose che non funzionano, ma ora come ora non mi sento di dire nulla, perché ho capito di che persone si tratta: il mondo del calcio fa schifo, è tutta una merda e loro sono i primi a sapere di questo sistema».