Conferenza Juric Atalanta Torino: le dichirazioni prima del match
Connettiti con noi

Atalanta News

Conferenza Juric Atalanta Torino: «Domani la partita della vita, vogliamo vincere. Sul mio futuro vi dico…»

Pubblicato

su

Juric

Conferenza Juric Atalanta Torino, il tecnico granata ha parlato davanti ai cronisti, le dichirazioni prima del match di Serie A

(Lorenzo Bosca – Inviato allo Stadio Olimpico Grande Torino). Giornata di vigilia allo Stadio Olimpico Grande Torino. Questa mattina il tecnico granata Ivan Juric è intervenuto in conferenza stampa prima di Atalanta Torino, il match valido per la giornata numero 38 del calendario di Serie A. Il condottiero croato si è interfacciato con cronisti riuniti a poco più di 24 ore dalla sfida che potrebbe (in caso di successo simultaneo della Fiorentina con l’Olympiacos) regalare alla compagine sabauda l’accesso alla Conference League. Ecco le dichiarazioni del classe ’75 in quella che – con ogni probabilità – sarà la sua ultima conferenza da allenatore del Torino.

ATALANTA CAMPIONE D’EUROPA – «E’ stata una gara molto dura. Loro sono stati molto bravi in difesa e in attacco sono stati cinici e determinanti. Hanno fatto una partita da finale, perfetta”

APPROCCIO ATALANTA – «E’ sempre uguale, tanto gioco uno contro uno e l’approccio solito di quando affronti una squadra con il 3-4-3 come il Bayern».

TRE GIOCATORI IN NAZIONALE – «E’ una soddisfazione e orgoglio, hanno tante possibilità di andare. Era tanto tempo che non capitava che tre giocatori del Toro andassero all’Europeo, dovremo essere tutti orgogliosi».

OBIETTIVO DOMANI – «L’obiettivo è vincere, ce lo siamo prefissati. Contro il Milan abbiamo fatto una grande prestazione sotto tutti i punti di vista, vogliamo ripeterci e vedere cosa capita con la Fiorentina».

INFORTUNATI – «Manca Rodriguez, non può giocare dall’inizio per un problema alla caviglia. Ma lo porto, vedremo se servirà a gara in corso. Formazione è la stessa del Milan, sono rimasto soddisfatto di tutti. Vorrei ripetere la stessa squadra togliendo Rodriguez».

ATALANTA STANCA – «Negli anni, ho sempre avuto la stessa interpretazione. Giocheremo come al solito facendo il nostro calcio, cercando di prevalere nei contrasti e nel gioco. Loro hanno tanti giocatori da cambiare e ruotare, se non gioca Zappacosta c’è Holm. Sarà difficile perchè hanno entusiasmo, noi dobbiamo avere grande voglia di fare risultato».

IMPRESSIONE DI NON AVER CAPITO IL TORO – «Anche io penso che il Toro sia un’altra cosa. Non ho rimpianti, ho tanto orgoglio per quello che ho fatto e non si sono incastrate tutte le situazioni. Guardando però con calma abbiamo fatto un lavoro eccezionale. C’è stato un disprezzo però dall’altra parte, come dai giornali. E’ mancato un unione tra le parti, tra le componenti. Pensando anche all’ultima parte». 

SE HO SENTITO GASPERINI – «Gasp l’ho sentito prima della partita. Lui sa quanto è importante per me».

DOMANI POTREBBE ESORDIRE QUALCUNO – «Non ci penso nemmeno a queste valutazioni. Domani è la partita della vita per me».

FUTURO ALL’ESTERO O IN ITALIA – «Non lo so, non ci ho ancora pensato. Bisogna valutare bene».

IL TORO PUO’ CRESCERE COME L’ATALANTA – «Parte tutto dal settore giovanile, Gasperini ha riconosciuto la forza dei giocatori e hanno fatto tante plusvalenze e grande capacità di reinvestire bene, costruire lo stadio e il centro sportivo. Il primo impulso sono stati gli investimenti del settore giovanile che hanno portato tanti soldi per rinnovarsi bene. Vanno d’accordo la famiglia e Gasperini, è questo secondo me. In questi tre anni noi abbiamo fatto passi molto importanti, a prescindere dal risultati abbiamo giovani interessanti ed è un buon punto per crescere ulteriormente».

CONSIGLIO A CAIRO – «Non mi sento di dirgli nulla. Se vendi, devi essere bravo a comprare giocatori forti e ricostruire. Pppure se invece vuoi tenerli devi mettere altri giocatori e sulla carta diventi più forte così. Ma dipende anche se i giocatori vogliono rimanere».

PELLEGRI – «Quando i giocatori subiscono tanti infortuni e lasciano il segno con paure, questo ti porta altri infortuni. A volte sta bene, ha fatto due grandi prestazioni, ma il mio dispiacere è di non averlo avuto sempre a disposizione. Deve trovare tranquillità, se lui è quello delle ultime due può diventare un bel giocatore».