2014
Esclusiva – Damiani: “Juventus fortissima ma il Milan può batterla. Constant è una certezza”
Milan e Juventus negli ultimi anni hanno dato vita a duelli importanti in chiave scudetto, una sfida che ha sempre portato gol ed emozioni. Domenica sera avrà un sapore diverso, Seedorf sfiderà Conte per la prima volta da allenatore dopo le tante battaglie che li hanno visti avversari in campo. Tanti sono gli spunti d’interesse per il positicipo domenicale, la redazione di Calcionews24.com li ha affrontati con il doppio ex Oscar Damiani, protagonista di uno scudetto con la maglia bianconera ma sopratutto del ritorno in serie A del Milan nel lontano 1982.
Milan-Juventus non potrà mai essere una sfida come le altre. Quest’anno c’è una differenza di trentuno punti tra le due squadre, crede che rispecchi il reale valore attuale?
“Sembrano un pò tanti francamente, la Juventus ha mostrato grande continuità in questi anni. Ha un grande allenatore e un ottimo impianto di gioco. Il Milan sta attraversando un momento di transizione, c’è il nuovo progetto avviato con Seedorf e fino ad ora i risultati non sono male. Nel 2014 ha fatto gli stessi punti e vedo equilibrio in questa gara, il fattore campo potrebbe farsi sentire avendo il Milan un grande pubblico. La Juve rimane comunque favorita naturalmente”.
Lei ha posto l’accento sul nuovo corso del tecnico olandese. E’ convinto delle sue idee tattiche e di gestione?
“Le idee le ha, è una persona intelligente e di personalità. Credo che gli debba essere dato il giusto tempo per sperimentare, la squadra c’è e strada facendo si potrà capire dove può arrivare. E’ sulla buona strada ma è presto per dare dei giudizi”.
La Juventus ieri ha dimostrato forza anche nelle cosidette seconde linee. Potrebbe pagare lo stesso un calo fisico?
“La trasferta un pochino pesa ma la vittoria da una carica tale da non far sentire la fatica. Poi si gioca a San Siro, Conte è un martello e riesce a tenere i suoi sempre sul pezzo. Ieri ha dimostrato di essere una squadra di valore assoluto, ha giocato una grandissima gara. Ho sentito dire che i turchi erano una squadra modesta ma non sono cosi d’accordo”.
Il mercato di gennaio ha sorriso alle due società con Rami e Taarabt da una parte, Osvaldo dall’altra, subito protagonisti. Potrebbero essere ancora decisivi domenica?
“Più che i singoli credo di debba ragionare sul collettivo. Non ne farei una questione di un giocatore piuttosto che un altro”.
Seedorf e Conte possono essere accomunati in questa nuova dimensione in panchina. Il primo incarna la ‘juventinità’, il secondo ha scritto la storia recente del Milan: crede che l’olandese possa ripercorrere lo stesso percorso?
“La filosofia dei due allenatori è legata alle due società, Conte ha già dimostrato tanto e credo che potrà vincere ancora, Seedorf deve ancora lavorare in tal senso”.
Il suo assistito Constant come sta vivendo questo periodo? Seedorf gli ha dato fiducia domenica scorsa.
“Fa sempre il suo dovere, nelle ultime due partite ha giocato e il Milan ha vinto. Secondo me è una certezza poi l’allenatore fa le sue scelte tra lui ed Emanuelson. Non spetta sicuramente a me entrare in queste scelte, Costant ha dimostrato di poterci stare. Quando giochi con quel modulo il terzino è più propenso a difendere che ad attaccare, Taarabt tende ad accentrarsi e non è facile fare le sovrapposizioni. Da terzino ha già dimostrato di poter fare molto bene“.