Fabregas: «Abbiamo dimostrato cosa è il Como. Nico Paz può arrivare dove vuole»
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Fabregas: «Abbiamo dimostrato cosa è il Como. Nico Paz può arrivare dove vuole»

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Fabregas: «Abbiamo dimostrato cosa è il Como. Nico Paz può arrivare dove vuole». Le dichiarazioni del tecnico del Como

È un Cesc Fabregas raggiante quello che si presenta ai microfoni di DAZN dopo la storica impresa del suo Como, capace di battere 2-0 una Juventus irriconoscibile e in piena crisi. L’allenatore spagnolo è visibilmente soddisfatto, non solo per il risultato clamoroso, ma soprattutto per la prestazione e l’atteggiamento mentale messi in campo dai suoi uomini. La sua prima analisi è un inno al gruppo, la prova che il suo lavoro sulla mentalità sta dando i frutti sperati: «La parola giusta penso sia orgoglioso. Abbiamo parlato molto dell’essere vincenti, dell’odio nei confronti della sconfitta e dell’essere una famiglia, oggi lo abbiamo dimostrato».

Fabregas ha poi voluto dedicare un pensiero speciale al suo centravanti, Morata, la cui prestazione, al di là del gol, ha incarnato perfettamente lo spirito di sacrificio richiesto dal tecnico, andando oltre le semplici statistiche da attaccante. «Morata? Ha fatto la partita perfetta, quello che io volevo da lui. Gli attaccanti sono giudicati dai goal, per me non è così, il goal serve più a lui che a me. Io a lui non chiedo goal, ma esattamente quello che ha fatto oggi. Abbiamo battuto una squadra che alla prossima partita va in casa del Real Madrid».

Una vittoria preparata meticolosamente, nata da uno studio attento dell’avversario, per cui il tecnico ha voluto condividere i meriti con il suo staff. «Analizziamo tutto, c’è un grande lavoro di Marco Cassetti dietro, abbiamo interpretato con qualità. Diao? Abbiamo un po’ forzato, non ha fatto allenamenti con noi ma fa capire quanto è importante per la nostra squadra, lo vogliamo recuperare presto».

Infine, una nota personale e speciale. Sugli spalti del Sinigaglia erano presenti due mentori della sua carriera, Arsène Wenger e Thierry Henry. Fabregas li ha salutati, collegando emozionato i loro insegnamenti alla crescita del gioiello Nico Paz, autore del 2-0. «Wenger ed Henry allo stadio? Salutarli e ringraziarli è un orgoglio per me, se stiamo portando Nico Paz a un altro livello è anche merito di quello che Arsène mi ha dato. Nico può arrivare dove vuole se continua con questa voglia e con questa umiltà».

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