Genoa, Lo Monaco: “Puntiamo su Longo. Frey e Roncaglia…”

Il neo direttore generale del Genoa, Pietro Lo Monaco, negli studi di “SportItalia” nel corso del programma “Speciale Calciomercato”, ha rilasciato alcune dichiarazioni per fare il punto della sua situazione e di quella dei liguri. 

Sul suo addio dal Catania dopo otto anni: “Il Catania oggi è una realtà solida del calcio italiano ed ha attratto l’interesse di molti, ma tutto ha un inizio ed una fine. Io ho lavorato per il Catania, per la città e per la costruzione di qualcosa di importante che appartiene alla storia e non potrà essere cancellato da niente e da nessuno. La vita poi ti pone davanti a certe situazioni. È capitato, ci sono state situazioni che mi hanno portato a voler cambiare strada. Fanno parte della logica delle cose”.

Sul suo arrivo al Genoa ed il rapporto con Preziosi: “Si fanno un po’ le scommesse su quanto questa coppia possa durare, ma abbiamo stabilito dei patti chiari. Io sono uno che gestisce in autonomia con l’obiettivo unico di creare un’azienda forte ed una squadra che si faccia rispettare. Metto a posto la “vita” di una società per farla diventare una società da rispettare. Ci credo con tutte le mie forze, so che sarà un lavoro duro, ma non mi spaventa. So che è una piazza generosa e molto legata alla propria squadra. Tavolta ci sono degli eccessi, questi sono spesso frutto anche dell’amore smodato. Spero si possano canalizzare tutte queste risorse e creare una realtà solida nel tempo”.

Sul passaggio di proprietà del Messina Calcio al gruppo Lo Monaco: “È capitata la possibilità di dare una mano e l’ho fatto volentieri”.

Sulle varie trattative relative alle compartecipazioni: “Longo è in compartecipazione con l’Inter, così come Kucka, mentre Destro ha un riscatto che deve esercitare il Siena per avere la compartecipazione dell’attaccante. Longo è un giovane, il Genoa ci ha puntato in tempo non sospetti, facendo un’operazione importante. È un giovane di grandissima prospettiva e bene fa l’Inter ad avere la giusta lungimiranza per un giocatore del genere, come ce l’abbiamo anche noi. L’intenzione è che il ragazzo rimanga con noi e faccia un’esperienza con noi. Può essere più produttiva una situazione del genere. È giovane, non ha ancora calcato il palcoscenico della Serie A e spesso dopo 2-3 cose buone si ha il vizio di caricare questi giocatori di responsabilità”.

Su Jorquera, giovane cileno del Genoa: “Il Genoa ci punta tanto. Probabilmente avrà un cambio di ruolo. Penso che, in una posizione a lui nuova, potrebbe essere una bella rivelazione. Ha tecnica, qualità e buon senso di gioco. I buoni giocatori il Genoa se li tiene”.

Sul presunto interesse nei confronti di Barrientos e le possibili trattative col Catania: “Per quanto concerne Barrientos, non è una cosa nuova il mio interesse. Ho preso questo giocatore quando era infortunato e si pensava non potesse giocare più a calcio. Dopo due interventi è tornato il giocatore che era, ho sempre detto che era un grande giocatore. È un giocatore del Catania e se lo dovranno gestire loro. Se tratteremo col Catania? Penso che in questo momento abbiamo altro obiettivi”.

Sulla decisione del Pescara di trattenere Verratti un altro anno, situazione condivisa anche dal classe ’92: “Il Pescara ha tutto il tempo per fare le cose in maniera giusta. Verratti è un classe ’92, ha un mondo davanti, una vita. È stata una genialità di Zeman, che ha trasformato un trequartista in un regista basso, ed è scoppiato definitivamente. Ha tecnica e velocità di pensiero, attivo anche in fase di non possesso palla, ed ha certamente un futuro”.

Sul ritorno di Perin al Genoa ed il futuro di Improta: “Perin rientra alla base e torna da noi. Per Improta vedremo”.

Una battuta diretta a Sebastien Frey che sa di stilettata: “Frey intoccabile? Di intoccabile nella vita non c’è niente, c’è solamente lavorare e guadagnarsi la pagnotta giorno dopo giorno”.

Su Facundo Roncaglia, difensore del Boca Juniors che piace a molti in Italia: “Roncaglia è un buon giocatore, parametro zero, in scadenza di contratto col Boca. È un difensore centrale nato, il Boca lo ha utilizzato anche da terzino esterno basso a destra. Poteva essere utile, ma le richieste erano improbabili”.