Lazio-Roma derby dei calciatori indigeni. Bene Milan e Napoli, male l'Inter - Calcio News 24
Connettiti con noi

Inter News

Lazio-Roma derby dei calciatori indigeni. Bene Milan e Napoli, male l’Inter

Pubblicato

su

Quanto conta essere nati nella città in cui si gioca? Lazio-Roma è l’esempio perfetto. Diamo uno sguardo anche a Milan, Inter, Juventus e Napoli

L’Inter non ha giocatori nati a Milano, il Milan ne ha due anche se giovani e in rampa di lancio. Il Napoli ha due calciatori nati a Napoli, la Juventus uno nato a Torino, ma sono le romane a fare meglio di tutti: Lazio-Roma finisce tre a tre. Poco spesso si dà importanza ai giocatori nati nella città della squadra in cui giocano, qualcosa che succede in molte circostanze nelle categorie più basse del calcio italiano o succedeva anni fa anche in Serie A. La globalizzazione del calcio ha portato non solo ad avere un numero minore di italiani nel massimo campionato, ma anche a perdere quel senso di appartenenza alla squadra della propria città.

La Roma e la Lazio sono i nuovi baluardi di questo calcio dal sapore retrò, stando a uno studio di Sport Week. Daniele De Rossi, Alessandro Florenzi e Lorenzo Pellegrini sono tutti e tre titolari nei giallorossi e tutti e tre sono nati a Roma; Alessandro Murgia, Luca Crecco e Guido Guerrieri invece giocano un po’ meno nella Lazio, ma tutti e tre hanno la Capitale come luogo di nascita. Non è un caso se il senso di identità è più forte in Roma e Lazio rispetto ad altre piazze. Stupisce invece che Napoli, da sempre vivaio di talenti, abbia dato al Napoli solo Luigi Sepe e Lorenzo Insigne.

Il Milan ha molti giocatori nati in Lombardia, ma solamente in due hanno visto la luce a Milano: Nicolò Zanellato e Matteo Gabbia, due ragazzi che si stanno affacciando in prima squadra. L’Inter invece ha zero milanesi, il solo Daniele Padelli è nato in Lombardia. La Juventus invece ha Claudio Marchisio e il bonus Carlo Pinsoglio, nato nella vicinissima Moncalieri. Stupiscono anche Cagliari e Torino: i primi hanno gli indigeni Nicolò Barella e Andrea Cossu, i secondi Simone Edera e Antonio Barreca. Siamo ancora lontanissimi da un Athletic Bilbao italiano, ma qualche mosca bianca c’è.