2014
Inghilterra, Rooney: «Scordate Euro 2012, noi più forti dell’Italia»
Rooney: «I difensori italiani patiscono l’intensità»
ROONEY ITALIA INGHILTERRA MONDIALI BRASILE 2014 – Oggi inizia il Mondiale, sabato invece Inghilterra e Italia si troveranno contro a Manaus per la prima partita del girone. Wayne Rooney ha fatto un pronostico sulla partita: «Negli ultimi due anni abbiamo superato l’Italia, non è più come a Euro 2012. La nostra squadra è ringiovanita. Ha più energia e più entusiasmo».
DIFESA – Rooney ha aggiunto: «I difensori italiani sanno leggere molto bene le partite e scelgono sempre la posizione giusta, ma soffronto i ritmi alti, lo facevano addirittura Nesta e Maldini che sono grandi campioni. Il campionato italiano non ha i ritmi della Premier League e sfruttando questo punto potremo creare gravi danni all’Italia. Pirlo? E’ un fuoriclasse ma l’Italia non è solamente lui. Però fossi in lui sarei preoccupato, siamo grandi e possiamo arrivare lontano».
GIOVANI – Sui giovani Rooney ha detto: «Con giocatori giovani come Shaw o Sterling il futuro è luminoso e sono orgoglioso di fare parte di questa squadra. Do un consiglio ai giovani, devono divertirsi. E’ un’esperienza da vivere con entusiasmo. Non va messa loro troppa pressione, sarebbe un errore madornale. Come sto? Mi sento al cento per cento, so che devo aiutare la squadra e non ho l’ossessione di segnare, anche se è il mio lavoro».
CRITICHE – Ancora Rooney: «Rispetto al mondiale in Germania e a quello in Sudafrica affronto il torneo con una mentalità diversa perché voglio divertirmi. Non vedo l’ora di giocare. Sono orgoglioso di rappresentare l’Inghilterra e vincere un mondiale con la nazionale sarebbe meraviglioso. Mi fanno piacere i complimenti di uno come Pelè, è stato un fuoriclasse. Non capisco però le critiche di Scholes, lo stimo molto ma non so come mai è così severo con me».
FAMIGLIA – «Quattro anni fa mi mancò la famiglia, quello pesò molto sul mio rendimento. Ora ho imparato a convivere con l’assenza di mia moglie e di mio figlio. In ritotiro abbiamo uno psicologo, il dottore Steve Peters, ma sono dialoghi privati. Per noi è un vantaggio in più avere il suo sostegno. Il tabù dei rigori? Ci alleniamo per abbattere pure quello» ha chiuso Rooney a La Gazzetta dello Sport.