Juventus, le pagelle di Lippi a 20 ex giocatori bianconeri ora allenatori - Calcio News 24
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2013

Juventus, le pagelle di Lippi a 20 ex giocatori bianconeri ora allenatori

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SERIE A PAGELLE LIPPI – A quasi vent’anni dall’inizio dei suoi successo, Marcello Lippi, che ora guida il Guangzhou Evergrande, ha stilato le pagelle di venti ex giocatori della Juventus, diventati allenatori o in attesa di un incarico. «Venti miei ex giocatori ora in panchina? Beh, sono tanti anche se è normale che la stragrande maggioranza dei calciatori giunti a fine carriera faccia questo mestiere. Vuol dire che già ai miei tempi questi calciatori erano dotati di qualità morali, tecniche, di cultura generale. E io sono stato fortunato nel poterli allenare alla fatica, al sudore, così da arrivare ad alti livelli. Ogni tanto sento Conte. Non è strano il fatto che lui pensi al calcio 24 ore su 24, perché il primo pensiero, al di là della famiglia, è la squadra. E lui è uno che si dedica ai minimi particolari, dal fattore mentale alle esercitazioni tattiche per migliorare», ha dichiarato l’ex ct azzurro a Tuttosport. Ma veniamo alle pagelle:

ANTONIO CONTE – Allenatore Juventus: «Già quando giocava, si vedeva che Antonio era un trascinatore. E ora da allenatore ha costruito una squadra forte, competitiva anche per la Champions. L’acquisto di Carlos Tevez la renderà ancora più temibile per le concorrenti. Conte è stato sempre un campione, in campo e in generale nei comportamenti. Un leader. E’ lui il principale artefice di questa nuova, grande Juventus. In Europa i bianconeri non sono stati fortunati nel beccare il Bayern, la squadra più forte al mondo, ai quarti. A volte per vincere ci vuole un pizzico di buona sorte. Se si può giocare la Coppa? Il traguardo non è lontano».

MASSIMO CARRERA – Vice allenatore Juventus: «E’ un ragazzo serio, posato, ma soprattutto è un grande appassionato del suo lavoro. E pure negli allenamenti ha sempre dimostrato un carattere eccezionale. Il discorso vale per lui come per tutti gli altri: qualunque cosa avessero deciso di fare dopo aver smesso di giocare, l’avrebbero fatta bene».

IGOR TUDOR – Allenatore Hajduk: «A sensazione, non l’avrei detto che avrebbe fatto l’allenatore. Certo, è un ragazzo intelligente, ma pensavo che avrebbe fatto altre cose nella sua vita. Però con gli anni le persone cambiano. Di sicuro lui ha una buona esperienza internazionale. Quando decisi di spostarlo dalla difesa al centrocampo? Igor aveva qualità da difensore centrale, però era bravo pure nel fare da schermo difensivo. E notevoli doti di impostazione».

ALESSANDRO BIRINDELLI – Allenatore e responsabile settore giovanile Pisa: «Ha parecchio da insegnare ai difensori moderni: le capacità, la concentrazione, l’applicazione, il fatto di saper difendere e pure impostare, oltre a saper partecipare all’azione offensiva».

FABIO PECCHIA – Vice allenatore Napoli: «E’ un ragazzo di grande livello, ce lo vedo come allenatore. E’ furbo, scaltro, saggio. Mi piace molto come persona».

EDGAR DAVIDS – Allenatore Barnet: «Se ora ha la stessa grinta di quand’era in campo, la sua squadra rifletterà perfettamente le sue caratteristiche. Anche lui ha grande esperienza internazionale, a tutti i livelli».

PAOLO MONTERO – Avrà il patentino a ottobre: «Il discorso vale per lui come per Zinedine Zidane: tempo fa mi dissero che ci sarebbero voluti 3-4 anni per studiare e capire cosa fare in futuro. Vedo che forse Zizou accompagnerà Carlo Ancelotti in panchina. Montero ha un carattere fortissimo, esperienza, saggezza: farà molto bene».

LUCA FUSI – Allenatore: «Quand’era un ragazzo, già conosceva il calcio nei minimi dettagli. Sapeva tutto degli aspetti tecnico-tattici, lui che agiva da centrocampista ma pure da difensore con determinate libertà, a quei tempi».

ATTILIO LOMBARDO – Assistente di Mancini al Manchester City:  «Non appena ha smesso di giocare, ha fatto subito l’allenatore. E’ stato l’assistente di Mancini a Manchester, dunque è abituato a lottare a grandi livelli. Sicuramente avrà un’altra chance personale per fare l’allenatore a tempo pieno».

PIETRO VIERCHOWOD – Allenatore: «E’ un grande appassionato di calcio, la sua carriera è sempre stata condotta con passione, serietà. E’ un esempio per tutti i giovani, ma anche per gli adulti. E ha già fatto esperienze importanti».

SERGIO PORRINI – Allenatore Allievi Atalanta: «Ha un grande carattere, oltre a un senso dell’applicazione con pochi eguali. Ne sono certo: anche lui farà tanta strada».

JURGEN KOHLER – Allenatore: «E’ stato un difensore molto applicato, attento, forte fisicamente, dotato di notevole classe internazionale. Se giocasse nella Juve attuale, sarebbe ancora una gran bella roccia. E la difesa bianconera diverrebbe imbattibile».

CORRADO GRABBI – Allenatore: «Ciccio l’ho avuto molto giovane. Però seppe far gol subito, al debutto in un Lazio-Juventus 3-4. Con me esordì in serie A: era un ragazzo spensierato, ora sarà maturato».

GIANLUCA VIALLI – Allenatore, ora opinionista su Sky: «E’ stato un ottimo tecnico, artefice di grandissimi successi. Poi avrà avuto altre offerte di lavoro, ma ha fatto la scelta di Sky, cosa che lo gratifica. Credo che sognasse di allenare un giorno la Juve. Ha lasciato perdere tante occasioni, non credo che tornerà in panchina».

ALESSIO TACCHINARDI – Allenatore Pergolettese: «E’ stato sempre un ragazzo applicato, visto che il calcio gli piace assai. E’ davvero preparato, conosce molto bene Conte. E poi vanta già una buona esperienza nel settore giovanile: ha un bel futuro».

PAULO SOUSA – Allenatore Maccabi Tel Aviv: «Gran ragionatore di centrocampo, tatticamente molto esperto. Saprà far bene al Maccabi, ha esperienza internazionale. Il suo vantaggio? Gli è sempre piaciuto parlare di calcio, con me si parlava spesso dell’interpretazione corretta del suo ruolo».

DIDIER DESCHAMPS – Ct della Francia: «Beh, lui merita un discorso a parte. Era già un allenatore quando giocava in campo. La sua è stata una grande carriera, condita da ottimi successi. Didier ha qualità morali umane oltre che tecniche».

CIRO FERRARA – Allenatore: «E’ stato sfortunato, perché si è trovato a lavorare in una situazione particolare con Juventus e Sampdoria. Invece nell’Under 21 la sua è stata un’esperienza positiva: ha dato un buonissimo contributo al rilancio degli azzurrini. E per lui l’occasione per tornare in alto, non mancherà».

FABRIZIO RAVANELLI – Allenatore Ajaccio: «L’ho sentito ultimamente: nella sua nuova avventura porterà grande entusiasmo, determinazione, voglia, passione. Sono molto curioso di vederlo all’opera con Giampiero Ventrone».

MORENO TORRICELLI – Allenatore: «Ha una predisposizione abbastanza naturale a questo ruolo. Ha ottenuto buoni risultati, poi ha lasciato perdere opportunità importanti, anche per via di vicende extrasportive. Ma le potenzialità ci sono tutte».